Professionisti: a Padova l'ufficio tutto digitale di Menocarta.net

Ha aperto i battenti in piazza Salvemini 2, a Padova, lo Shared Service Center Menocarta.net, il primo “Uber” al mondo di professionisti. Nel concreto l’Ssc-carta promuoverà la condivisione di competenze tra commercialisti, avvocati, notai, consulenti del lavoro e professionisti in genere. Ogni studio potrà infatti decidere di distaccare nella sede del personale attraverso contratti di affiliazione (partnership) temporanei oppure, nel caso in cui il professionista si trovi in una città troppo lontana dalla sede Ssc-carta, la condivisione potrà avvenire anche lavorando da remoto visto che tutti i servizi saranno accessibili e gestibili attraverso il cloud.

Non si tratta quindi di uno studio associato ma di un “crocevia di competenze” dove fare concretamente cultura digitale. Tutto sotto il comune denominatore del digitale e dell’assenza di carta. Alla condivisione di competenze corrisponderà anche una condivisione di servizi offerti: dalla fattura elettronica alla gestione contabile, dalla gestione del personale alla contrattualistica e alla gestione dei contenziosi. La struttura funzionerà anche come “acceleratore” di professionisti visto che di volta in volta ospiterà fino ad un massimo di cinque commercialisti che hanno sostenuto l’esame di Stato e che potranno così avvicinarsi alla professione a costo zero e usufruendo dell’attività di mentoring del personale presente.

Commercialisti che si fanno “digitali”

«Si tratta di un’iniziativa innovativa per i servizi professionali, un profondo ripensamento e condivisione delle competenze – spiega Andrea Cortellazzo, commercialista partner di Menocarta.net e anima del progetto Shared Service Center Menocarta –. È evidente che con la fatturazione elettronica e i servizi digitali molte professioni, a cominciare da quella dei commercialisti, sono a rischio. I professionisti devono avere il coraggio di guardare al futuro e di non chiudersi a riccio, affrontando seriamente la battaglia culturale del digitale. Senza questa volontà di cambiare il proprio modo di lavorare per molti professionisti di oggi potrebbe non esserci futuro».

Dal punto di vista del design si tratta di un open space minimal che “vieterà” l’ingresso a stampanti, fotocopiatrici o anche a semplici blocchi di appunti, esattamente come già fatto al workspace Menocarta aperto ad Albignasego (Padova) nel febbraio 2014, oggi cuore pulsante della rete di imprese. Qui la scommessa di lavorare senza produrre o utilizzare un solo foglio di carta ha visto nel solo primo anno di attività del workspace la gestione di 2,2 milioni di fatture in formato digitale per un risparmio economico per le imprese che si sono rivolte al workspace che oscilla tra gli 8,8 e i 19,8 milioni di euro. Un risparmio equivalente anche a 5 milioni di pagine non stampate, a 42 tonnellate di Co2 non emesse e 63 alberi non abbattuti.

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