Il Veneto è la regione da cui si emigra meno (e si arriva poco)
Il Veneto è la regione italiana da cui si emigra meno. Solamente il 3,306% della popolazione residente in Veneto ha infatti cambiato residenza nel decennio che va dal 2004 al 2014, in numeri assoluti hanno fatto il “passo” fuori dalla regione 162mila 914 veneti. Da terra di emigranti fino agli Settanta, la regione si è trasformata in terra di “sedentari”, ma ancora poco attrattiva verso l’esterno.
In tutte le altre regioni italiane la percentuale di cambi di residenza è stata maggiore. Prendiamo la Valle d’Aosta, ad esempio, da cui si emigra di più: lo ha fatto il 9,9% della popolazione nel decennio preso in considerazione, seguono Calabria, Molise, Basilicata e Campania. Mentre sono molto poco propensi a proiettarsi all’esterno i trentini e gli altoatesini: solo il 3,347% ha cambiato residenza, appena più del Veneto.
Sono i numeri del rapporto 2015 sulle migrazioni italiane Tempo di cambiare edito da Donzelli e curato da Michele Colucci e Stefano Gallo. Dati e tabelle riportate sul datablog del Corriere della Sera in un articolo di Andrea Marinelli a questo link.
Ma il Veneto è anche poco attrattivo
Guardando all’altro lato della medaglia, ovvero quante persone dalle altre regioni italiane hanno spostato la loro residenza in Veneto, emerge che la regione sia d’altra parte molto poco attrattiva. Il Veneto è quart’ultimo, con un tasso del 3,899% della propria popolazione formata da persone che si sono trasferiti da altre regioni nel periodo 2004-2014.
Solo Campania, Sicilia e Puglia hanno attirato meno residenti da fuori in termini percentuali. Primeggia invece ancora una volta la Valle d’Aosta, seguita da Emilia Romagna, Molise, Liguria, Umbria e Abruzzo. Se si guarda al dato assoluto, sono 192mila 145 le persone che sono andate a vivere nel Veneto. In questo caso la regione si attesta in settima posizione, in una classifica in cui primeggia la Lombardia (506mila immigrati da altre regioni), seguita da Emilia Romagna (345mila) e Lazio (332mila).