
Dazi americani, impatti negativi per l'economia italiana e padovana
«I dazi americani, che arrivano in un momento già difficile per la nostra economia, segnata dai conflitti bellici, da una flessione della produzione industriale e dalla crisi tedesca, fanno male a tutti: fanno male ai destinatari, ma fanno male anche a chi li emette», palesa così la sua preoccupazione il Presidente della Camera di Commercio di Padova, Antonio Santocono, in merito alle politiche commerciali promosse da Donald Trump.
Secondo l’analisi del Centro Studi della Camera di Commercio di Padova sui dati provvisori dell’Istat aggiornati al quarto trimestre del 2024, il giro d’affari nel solo territorio provinciale supera i 1,2 miliardi di euro, pari a oltre il 9% del totale delle esportazioni. Questo posiziona gli Stati Uniti come il terzo mercato di riferimento, subito dopo Germania e Francia e prima della Spagna.
Quasi tutta l’export verso gli USA riguarda prodotti manifatturieri, con una particolare concentrazione in apparecchiature e macchinari (circa il 38%), mentre la quota restante si distribuisce su vari altri settori, che rischiano, almeno nel breve periodo, di subire un impatto negativo significativo.
Analizzando più nel dettaglio i dati, i settori che potrebbero subire i maggiori effetti negativi includono il manifatturiero “generico”, con un valore dell’export verso gli Stati Uniti pari al 18% sul totale del settore, la farmaceutica (12%), l’alimentare (10%), la chimica (6%), e infine il tessile e abbigliamento e gli apparecchi elettrici, che rappresentano entrambi il 5%.
In conclusione, Santocono dichiara: «In questo momento difficile è necessario mantenere la lucidità e continuare a cercare da parte delle istituzioni la via del dialogo e della mediazione con l’amministrazione statunitense senza fare muro contro muro».