Parità di genere a Padova, gap retributivo di 9mila euro e amministratrici donne nei Comuni al 38%

Un divario retributivo medio fra lavoratori e lavoratrici di 9424 euro annui, una percentuale del 38% di amministratrici donne nei comuni, una quota di imprese femminili di poco superiore al 20%: i dati Istat – riferiti al 2021 o al 2022 – raccolti nel rapporto sullo stato di attuazione dell’Agenda 2030 nel Padovano realizzato da AsVeSS – Associazione Veneta per lo Sviluppo Sostenibile e Camera di Commercio di Padova, certificano come la strada per il raggiungimento della piena uguaglianza di genere – obiettivo 5 dell’Agenda delle Nazioni Unite – appare lunga e costellata di sfide. Un convegno promosso questa mattina dalla Camera di Commercio di Padova e dal Comitato imprenditoria femminile – in occasione della Giornata internazionale contro la violenza sulle donne – è stato occasione per fare il punto sui nodi da sciogliere, sui progetti attivati e sulle prospettive future, ma anche per ribadire il comune impegno nella costruzione di una cultura condivisa.

 

Se anche l’indicatore relativo ai tassi occupazionali nella fascia 20-64 anni in Provincia di Padova segna la distanza fra uomini e donne – con un gap di 13 punti percentuali nel 2023 – non mancano, come si evidenzia nell’indagine, i segnali positivi, in particolare il significativo miglioramento sia rispetto al 2021, quando il divario nei tassi di occupazione era di 19 punti, sia rispetto al 2019, quando la distanza era di ben 22 punti percentuali. Se questo trend positivo verrà confermato anche nei prossimi anni, l’obiettivo di dimezzare il gap occupazionale di genere entro il 2030 richiesto dal Pilastro europeo per i diritti sociali potrà essere raggiunto. Nel complesso il rapporto, incrociando questi diversi indicatori, evidenzia, per quanto riguarda il raggiungimento dell’uguaglianza di genere, un posizionamento di Padova in linea con la media nazionale e superiore rispetto a quella regionale.

 

«I dati  – evidenzia Antonio Santocono, presidente della Camera di Commercio di Padova  – sottolineano ancora una volta l’urgenza di un impegno che chiama in causa direttamente le imprese». Un impegno che trova ora sintesi nel nuovo marchio Quarzo rosa – La forza della parità, il valore del cambiamento, lanciato a Exposcuola 2024 e presentato questa mattina alle categorie economiche. Il logo-brand rappresenta l’esito di progetto formativo  che ha coinvolto due classi degli istituti Rolando da Piazzola e Giovanni Valle, affiancati dalla Scuola Italiana Design. «Il logo – spiega Elena Morello, Presidente del Comitato Imprenditoria Femminile della Camera di Commercio di Padova – rappresenterà il nuovo segno distintivo di tutte le azioni, i progetti e le campagne informative della Camera di Commercio di Padova dedicate al tema del contrasto delle discriminazioni di genere».

 

Durante la mattinata è stata inoltre proposta una testimonianza da parte di Acli Servizi coinvolta nel progetto della Camera di Commercio che propone percorsi di formazione gratuiti sul tema della violenza di genere, per aiutare i lavoratori a riconoscere e “gestire” eventuali segnali. L’appuntamento si è chiuso con gli interventi di Caterina Scagnolari, Presidente coordinamento pari opportunità interprofessionale di Padova e di Lucia Basso, già Consigliera di parità Regione Veneto.

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