Hybitat (Gruppo SIT), prima vendita di un impianto per lo stoccaggio dell'idrogeno ad uso residenziale
Primo contratto per Hybitat, la joint venture partecipata del gruppo SIT che ha sviluppato e commercializzato un nuovo sistema di generazione e stoccaggio di idrogeno ad uso residenziale. Il sistema, con una capacità di 200kWh di energia, verrà installato nel primo trimestre del 2025.
Hybitat è un sistema di “Long Duration Energy Storage” pensato per ottimizzare l’uso dell’energia prodotta dai pannelli fotovoltaici nelle abitazioni. Questo sistema innovativo trasforma l’energia elettrica in eccesso, generata soprattutto durante i mesi estivi, in idrogeno tramite elettrolisi. L’energia immagazzinata può poi essere riconvertita per coprire i fabbisogni energetici durante i picchi di consumo, ad esempio in inverno, grazie a un processo elettrochimico privo di combustione.
Composto da due unità, una interna (main unit) e una esterna (storage unit), Hybitat si distingue per il suo utilizzo di idruri metallici, una tecnologia che permette di stoccare idrogeno in modo sicuro e ad alta densità a pressioni e temperature vicine a quelle ambientali. Avviato nel 2023, il progetto mira a risolvere il problema della discontinuità delle fonti rinnovabili, fornendo energia pulita per alimentare riscaldamento, ventilazione e climatizzazione domestica, contribuendo così alla riduzione delle emissioni di CO2.
Tommaso Valdinoci, Chief Strategy and Product Officer di SIT, commenta: «Il settore energetico è in continua evoluzione e così anche le soluzioni per la generazione e stoccaggio di energia pulita. Nonostante il quadro regolamentare sfidante e non stabile, crediamo che i sistemi di stoccaggio dell’energia rinnovabile saranno un elemento fondamentale per raggiungere gli obiettivi di decarbonizzazione che l’Europa in particolare si è data. Per questo abbiamo sviluppato Hybitat, che unisce le competenze tecniche del R&D di SIT di gestire in piena sicurezza le tecnologie che usano gas, ed in particolare l’idrogeno, in contesti residenziali, e quella di e-Novia nello sviluppo software, necessario per far dialogare l’accumulatore con la casa intelligente».