Veneto, le nuove imprese parlano straniero
Un mutamento importante nel tessuto imprenditoriale Veneto, che nel corso degli ultimi 10 anni, ha visto una crescita del 25,9% per le imprese costituite da titolari nati all’estero, in controtendenza al calo del 7,5% registrato invece dagli imprenditori veneti. In termini assoluti, delle 421.977 aziende venete, 48.684 (11,5% del totale regionale) sono a conduzione straniera, con 10.010 aziende aggiuntesi dal 2013 al 2023 e 30.311 imprenditori originari della regione in meno.
Sono questi i dati forniti dal report dell’Ufficio studi della CGIA di Mestre, elaborati dai dati StockView-Infocamere forniti dalla Camera di Commercio Venezia Rovigo.
Un fenomeno complesso: inclusione e criticità
L’incremento delle imprese straniere in Veneto riflette un fenomeno ambivalente. Da un lato, aprire un’attività imprenditoriale è un passo importante verso l’inclusione, poiché implica il coinvolgimento degli imprenditori in un sistema di relazioni economiche e istituzionali. Per avviare un’attività, infatti, è necessario interagire con enti pubblici, banche, commercialisti e fornitori, rendendo queste persone parte integrante del sistema economico. Dall’altro lato, alcune imprese straniere sono state segnalate per attività irregolari, come l’evasione fiscale e la vendita di merce contraffatta. Questo fenomeno, oltre a generare preoccupazioni sul fronte della legalità, causa concorrenza sleale verso le aziende italiane, ponendo una sfida alle autorità incaricate di vigilare su tali pratiche.
Commercio ed edilizia tra i settori trainanti
Nel Veneto, l’imprenditoria straniera si concentra soprattutto nel commercio e nell’edilizia, settori in cui operano rispettivamente 13.400 e 12.900 imprese guidate da stranieri. Complessivamente, questi due settori rappresentano il 54% del totale delle imprese straniere nella regione. A seguire, il comparto dell’alloggio e ristorazione, con 5.272 aziende, pari al 17,9% del totale regionale in questo settore.
Il confronto con le altre regioni
Nonostante la crescita del +22,6% dell’imprenditoria straniera nell’ultimo decennio, la regione registra un ritmo inferiore rispetto alla media nazionale (+27,3%). Se in Lombardia e Lazio il numero di imprenditori stranieri supera rispettivamente i 168.000 e 83.000, in Veneto si contano 66.795 attività. Questo dato evidenzia come, nonostante una crescita importante, la regione sia meno attrattiva rispetto alle altre aree italiane per gli imprenditori immigrati.
I dati per provincia
Tra le province venete, Venezia ha registrato l’incremento più consistente di imprenditori stranieri negli ultimi dieci anni, con una crescita del 42,5%, seguita da Padova (+27,6%) e Verona (+25,5%). A fronte dell’aumento delle attività imprenditoriali straniere, va sottolineato un trend opposto per quelle locali, diminuite di circa 55.000 unità nello stesso periodo, segnale di un cambiamento nel panorama dell’autoimprenditorialità veneta, un tempo fiore all’occhiello della regione.