Imprese padovane, saldo invariato nel terzo trimestre
Una sostanziale tenuta, con un +0,27% rispetto al trimestre precedente, pari a un lieve saldo positivo, fra iscrizioni e cessazioni, di 254 realtà in più: questa la fotografia della demografia delle imprese del territorio provinciale nel periodo luglio-settembre 2024, scattata dall’indagine Movimprese condotta da Unioncamere e Infocamere.
Dopo un primo trimestre dell’anno in negativo, il nuovo report conferma la situazione di stabilità, o di timida crescita già fotografata nel secondo trimestre: un quadro complessivo sostanzialmente in linea con il trend nazionale, che si registra un tasso di crescita dello 0,26%. Altre indicazioni significative arrivano dall’analisi dei dati relativi alla variazione del numero di insediamenti esaminando la situazione relativa alle diverse forme giuridiche e ai diversi settori. Per quanto riguarda la forma giuridica, nel Padovano su base trimestrale si conferma la crescita di società di capitali – +0,6% – mentre non si evidenziano sostanziali variazioni per imprese individuali – +0,1% – e società di persone (+0,2%).
«L’attività del nostro Centro studi e dei centri studi del sistema camerale – spiega Antonio Santocono, Presidente della Camera di Commercio di Padova – ci permette di leggere in modo puntuale le indicazioni che arrivano dai dati. L’analisi per settore ad esempio conferma la tenuta delle costruzioni, che con una crescita dello 0,6% e un valore leggermente positivo anche su base annua, sembrano aver superato senza forti contraccolpi l’esaurimento della fase del Superbonus».
In espansione i servizi a +0,7%,- sospinti in particolare da attività immobiliari al +0,8%, attività professionali scientifiche e tecniche e attività finanziarie e assicurazioni a +1,1%, mentre gli altri macrosettori restano sostanzialmente stabili con un tasso di crescita trimestrale in negativo – per industria e agricoltura – o in positivo – per il commercio – che in tutti i casi non supera lo 0,2%.
«Pur nel contesto difficile che stiamo attraversando a livello globale, in un quadro caratterizzato da molti elementi di destabilizzazione e incertezza, dai terribili conflitti che segnano il nostro tempo alle ripercussioni della recessione che sta interessando la Germania – continua Santocono – le imprese che caratterizzano il nostro tessuto economico si confermano ancora una volta resilienti e capaci di rispondere alle nuove sfide del mercato».