Obbligo assicurativo per le catastrofi: CNA chiede una proroga
CNA, Confartigianato e Casartigiani lanciano un allarme sulle gravi criticità della nuova normativa che impone l’obbligo assicurativo per i danni da eventi catastrofali, pronta a entrare in vigore dal prossimo gennaio.
Il decreto interministeriale che definisce le modalità di attuazione della legge è stato presentato a fine settembre, lasciando molte aziende artigiane, come sottolineato da CNA, poco tempo per adeguarsi. Questo decreto impone alle compagnie assicurative di risarcire immediatamente il 30% dei danni per velocizzare la ripartenza; in caso di mancato adempimento, non sono previste sanzioni dirette, ma l’esclusione automatica da tutti i bandi e incentivi pubblici. La normativa, insieme all’introduzione della nuova patente a crediti nel settore edile, ha suscitato molte preoccupazioni tra le piccole e medie imprese italiane, con CNA in prima linea nel rappresentare queste criticità.
La principale richiesta avanzata riguarda la proroga dei termini per consentire alle imprese di valutare attentamente le diverse offerte assicurative e scegliere la soluzione più adatta alle proprie esigenze.
Cinzia Fabris, presidente di CNA Veneto Ovest, sottolinea: «Le compagnie non hanno ancora avuto il tempo di preparare proposte adeguate, e gli imprenditori potrebbero trovarsi di fronte a tante offerte tutte assieme, con pochi strumenti per valutarle bene. Ecco perché chiediamo di pensare a un portale per poter confrontare le diverse possibilità in modo chiaro e consapevole».
Fabris mette inoltre in evidenza i rischi legati alle specificità territoriali: le imprese situate in aree particolarmente esposte a rischi naturali, come il Vicentino e il Veronese, potrebbero dover pagare premi assicurativi più elevati, scoraggiando nuovi investimenti e minando la competitività di questi territori. È quindi necessario che i criteri per la determinazione dei premi siano equi e trasparenti, per evitare disparità tra le diverse aree del Paese.
L’obbligo assicurativo, se non correttamente implementato, potrebbe avere conseguenze negative sul tessuto produttivo italiano. È dunque essenziale – afferma CNA – che governo e compagnie assicurative collaborino per trovare soluzioni che siano al tempo stesso efficaci e sostenibili.