Un nuovo capitolo per Italgelato: accordo raggiunto per la continuità dell'impianto e dei posti di lavoro

Lo stabilimento Italgelato di Camisano Vicentino (VI), che aveva annunciato la chiusura dell’impianto a fine agosto, ha firmato un accordo quadro per attuare misure di supporto ai dipendenti, mantenere attivo lo stabilimento produttivo e avviare la ricerca di un nuovo operatore industriale.

L’accordo, siglato il 30 settembre 2024, è stato coordinato dall’Unità di crisi aziendali di Veneto Lavoro e dalla Direzione Lavoro regionale. Hanno partecipato alla trattativa Italgelato, la società in appalto GT Service, associazioni di categoria, le organizzazioni sindacali (Flai CGIL, Filcams CGIL, Nidil CGIL) e i rappresentanti dei lavoratori. Tutti hanno concordato sull’importanza di trovare soluzioni condivise per i dipendenti di Italgelato e per i lavoratori di GT Service che operano nello stabilimento.

Italgelato, inoltre, si è impegnata a richiedere la Cassa Integrazione Straordinaria fino alla fine del 2024 e ad offrire opportunità di lavoro alternative, oltre a un incentivo all’esodo per chi non accetterà le proposte. L’azienda ha sottolineato che la chiusura dello stabilimento è motivata dalla necessità di ampliare la gamma dei prodotti offerti e non da problemi di stabilità, poiché sta continuando a crescere. Anche i vertici del gruppo hanno espresso soddisfazione per l’esito della trattativa, ribadendo il loro impegno verso i lavoratori e la responsabilità sociale dell’azienda.

L’assessora al Lavoro della Regione Veneto, Valeria Mantovan, ha dichiarato: «Si conclude un’impegnativa fase di negoziazione. Anche grazie alla mediazione dell’Unità di crisi aziendali regionale, è stato siglato oggi un accordo che, per lo stabilimento Italgelato di Camisano Vicentino, impegna il gruppo proprietario, che dimostra la propria responsabilità sociale, a farsi parte attiva, almeno fino alla fine dell’anno, nella ricerca di un subentrante che possa garantire il rilancio dell’azienda. L’accordo prevede l’utilizzo di ammortizzatori sociali e di politiche attive per il lavoro che, come Regione, ci siamo già dichiarati disponibili ad erogare nei confronti degli eventuali esuberi. Siamo però ottimisti rispetto al buon esito dell’azione, anche perché la proprietà ci ha confermato l’interesse di potenziali investitori industriali. Anche i lavoratori dell’azienda che operava in appalto sono stati interessati dalla concertazione e oggi è stato strutturato un ulteriore accordo che riconosce loro possibilità di reimpiego anche presso lo stesso stabilimento, in caso di successo del processo di cessione».

Mantovan ha anche aggiunto: «Mi ritengo soddisfatta del risultato odierno, ma il percorso per salvare e rilanciare l’impianto è appena iniziato, sono certa che il gruppo proprietario e le parti sindacali, che sinora si sono confrontati con grande responsabilità, da oggi concentreranno le proprie energie verso il raggiungimento di questo obiettivo».

Stefano Menegazzo, segretario generale della FLAI CGIL del Vicentino, ha sottolineato l’importanza di questo risultato: «La contrattazione è stata complessa ma grazie al sostegno dei lavoratori noi della FLAI (per i lavoratori del comparto alimentare), assieme alla FILCAMS (per i lavoratori multiservizi delle pulizie) e a NIDIL (per i lavoratori in somministrazione) e allo sforzo della Regione del Veneto abbiamo trovato una sintesi che ha risposto a questa crisi».

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