Assicurazione contro il maltempo e patente a crediti per l'edilizia: due No da Confartigianato Padova

La patente a crediti nel settore edile e l’assicurazione obbligatoria per i danni del maltempo preoccupano Confartigianato Imprese Padova, secondo cui le due novità normative rischiano di creare nuovi oneri per le aziende artigiane.

La patente a crediti per il settore edile, concepita per migliorare la qualificazione e la sicurezza nel settore, prevede che le imprese rispettino nuove regole legate a standard formativi e professionali. Confartigianato aveva chiesto al Governo una proroga per permettere alle imprese di adeguarsi senza troppe difficoltà, ma la richiesta è stata ignorata. Di conseguenza, molte aziende artigiane, come sottolineato dall’Associazione degli Artigiani, stanno faticando a comprendere e attuare le nuove disposizioni in tempi così stretti. Gianluca Dall’Aglio, Presidente di Confartigianato Imprese Padova, sottolinea che «in questi giorni i nostri operatori stanno ricevendo numerose chiamate da parte di imprenditori che devono affrontare i nuovi obblighi e hanno pochissimi giorni per adeguarsi. Sapevamo che sarebbe finita così, per questo avevamo chiesto una proroga, ma il Governo ha preferito proseguire e mettere così in difficoltà le imprese. A tutti i nostri associati ricordo che gli uffici di Confartigianato Imprese Padova sono a disposizione per dare tutte le informazioni rispetto alle nuove regole».

A partire dall’1 gennaio 2025, invece, entrerà in vigore l’obbligo di assicurazione contro i danni da maltempo. Questo nuovo vincolo nasce dall’intenzione di proteggere le imprese dalle conseguenze degli eventi climatici estremi, che stanno diventando sempre più frequenti a causa dei cambiamenti climatici. Nei giorni scorsi il ministro per la Protezione Civile e le Politiche del mare Nello Musumeci ha dichiarato, commentando l’alluvione che ha colpito l’Emilia Romagna, che «lo Stato non dispone più delle risorse necessarie per la ricostruzione e i cittadini devono stipulare assicurazioni per tutelarsi dai danni».

La proposta ha sollevato numerosi interrogativi su chi sosterrà i costi dell’assicurazione e come verrà organizzata. Secondo Dall’Aglio «l’unica assicurazione che vorremmo sentire è quella del Governo che ci dice che sta facendo tutto il possibile per mettere in sicurezza il territorio. Non credo che l’assicurazione debba essere obbligatoria, ma qualora lo fosse, dovrebbe essere almeno deducibile. C’è da chiedersi, però, perché subiamo una tassazione sempre più elevata se poi dobbiamo fare obbligatoriamente delle assicurazioni?».

A destare preoccupazione non è solo l’assicurazione, ma anche l’assenza di un piano governativo concreto per la prevenzione dei disastri naturali. I commercianti si chiedono perché debbano coprire questi costi di tasca propria, nonostante sia già elevata la pressione fiscale. Molti imprenditori ritengono che, se l’assicurazione diventerà obbligatoria, dovrebbe almeno essere fiscalmente deducibile per ridurre il peso sui bilanci aziendali.

«Ci aspettavamo una riduzione della pressione fiscale, invece ci troviamo a far fronte a ulteriori costi – sottolinea Dall’Aglio -. L’aumento dell’IRAP, unito ai costi elevati di IMU e TARI, rappresenta un carico economico che rischia di compromettere la competitività e la sopravvivenza di molte realtà produttive. È urgente che le istituzioni ascoltino le nostre richieste e intervengano per alleggerire il peso fiscale, perché ulteriori costi per le imprese significa ulteriori costi per tutti».

Le proposte di Confartigianato sono chiare: serve un piano di prevenzione strutturale contro i disastri naturali e una revisione delle politiche fiscali che alleggerisca il peso sulle imprese.

 

Nella foto: Gianluca Dall’Aglio

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