Politecnico Calzaturiero: vertice con i sindaci della Riviera del Brenta per attrarre i giovani
Il futuro della tradizione calzaturiera del distretto brentano, tra Venezia e Padova, dipende anche dalla capacità di attirare nuovi lavoratori. Il Politecnico Calzaturiero, con sede a Capriccio di Vigonza, ha dunque chiamato a raccolta i sindaci della Riviera del Brenta per studiare insieme le strategie da mettere in atto con l’obiettivo di attrarre i giovani del territorio verso un percorso di formazione nel campo della moda d’alta gamma. “Gran parte del benessere dei nostri territori deriva dalle scarpe, che ancora oggi possono dare futuro a tanti giovani curiosi di apprendere i segreti di una manifattura d’eccellenza come la nostra” dichiara il Presidente del Politecnico Calzaturiero, Siro Badon.
L’iniziativa, voluta dallo stesso Badon, rappresenta uno dei primi punti del programma del suo mandato:“Credo che il territorio in qualche modo si aspettasse l’incontro di oggi, infatti i primi riscontri sono stati decisamente buoni. I sindaci sono stati molto propositivi, sono certo che insieme costruiremo un percorso positivo”.
Il pool di amministratori locali si è dato nuovo appuntamento a metà novembre: nel corso del prossimo incontro i primi cittadini presenteranno le proprie proposte di collaborazione. Ma la prima questione da affrontare, secondo Badon, riguarda la percezione del lavoro calzaturiero: “Molte famiglie sono ancorate all’idea della fabbrica di trent’anni fa. Oggi le imprese non sono più quelle ma aziende pulitissime, strutturate, organizzate, altamente tecnologiche. Fermo restando che la scarpa realizzata in Riviera del Brenta, per l’80%, viene creata dalle mani e dagli occhi delle maestranze. E questo è fondamentale, perché siamo custodi di un saper fare incredibile”.
La salvaguardia di un’antica tradizione manifatturiera, per molti giovani può tradursi in opportunità anche in termini economici e di stabilità: “Dobbiamo entrare nelle famiglie e far capire che oggi una struttura come la nostra può garantire alle famiglie qualità di vita – aggiunge il presidente Badon –. Basti pensare che il 95% delle persone che entra dal Politecnico, esce con un impiego assicurato. Mi auguro che le famiglie inizino a valutare anche la possibilità di avvicinare i propri figli a percorsi formativi come il nostro, perché possiamo dare futuro ai giovani”.