Calzaturiero e conceria, i dati di SIMAC: soffrono le imprese venete
Numeri importanti per la cinquantesima edizione di SIMAC Tanning Tech, l’evento internazionale dedicato alle industrie calzaturiera, pelletteria e conceria di Fiera Milano Rho. Oltre 9.000 accessi nei 15.000 metri quadrati di esposizione con partecipazioni a livello internazionale, con oltre il 44% di presenze estere e il 26% di espositori (su 316) da fuori Italia, provenienti da oltre 20 Paesi.
Nonostante l’importante volume di presenze all’evento, soffrono ancora i settori del comparto, con una contrazione complessiva delle esportazioni che ha toccato l’11,55% nel primo semestre 2024. A resistere è il comparto della conceria, che registra un +6,77% grazie alle commesse estere effettuate nel 2023.
Difficile la situazione anche per imprese venete, che soffrono la crisi generale del comparto fashion che si protrae ormai da tempo, coinvolgendo più di 9.500 unità produttive nella regione. Rispetto al 2022, per l’anno successivo il Veneto ha subìto un incremento del +63% di richieste complessive per le PMI di cassa integrazione per un valore di 13.661.035,34 euro, registrando, sempre su parametro nazionale, un + 119% sul settore pelli/cuoio/calzature (14.419.232,22 euro); e un +39% declinato su Tessile/abbigliamento.
Visti i risultati positivi della Fiera, si punta ora a un risollevamento del comparto e dei volumi delle esportazioni. A dichiararlo Maria Vittoria Brustia, Presidente di Assomac: «Il comparto delle macchine per la lavorazione della pelle ha registrato alcuni segnali incoraggianti che dimostrano come la qualità delle nostre tecnologie sia ancora riconosciuta e apprezzata sui mercati internazionali. Guardiamo al 2025 con ottimismo, puntando sulla capacità delle nostre aziende di innovare e adattarsi alle sfide globali. Tuttavia, è fondamentale che il Governo italiano ci supporti attivamente nella promozione e tutela del Made in Italy, soprattutto in un contesto internazionale sempre più competitivo. C’è bisogno di un sostegno aggiuntivo all’internazionalizzazione delle nostre imprese, per garantire che il nostro settore possa continuare a rappresentare un’eccellenza nel mondo».