Artigianato Veneto: cala il numero delle imprese, Padova al -5%
Situazione difficile per le imprese artigiane del Veneto, con una diminuzione del 4% su scala regionale, frutto della comparazione dei dati delle 7 province. A giugno 2024, l’Osservatorio economia e territorio di Cna Veneto registra il calo rispetto ai livelli pre-pandemici del dicembre 2019. Nonostante il numero scenda al -5%, superiore alla media regionale, Padova resta la provincia con il maggior numero di imprese artigiane (23.792).
Per Padova dati migliori rispetto alla media regionale
Nonostante le difficoltà, Padova dimostra una certa resilienza rispetto al contesto regionale. La provincia si conferma al primo posto in Veneto per numero di aziende con sede legale sul territorio, con 85.308 imprese, nonostante una flessione dell’1,7% rispetto all’anno precedente. In confronto, la media regionale ha subito un calo del 2%.
In termini di esportazioni, Padova ha registrato una flessione del 3,7% nel primo trimestre del 2024 rispetto allo stesso periodo del 2023, esportando beni per oltre 3,3 miliardi di euro. Nonostante la contrazione, Padova si colloca come quarta provincia per volumi di export, dopo Vicenza, Treviso e Verona. In particolare, Padova ha dimostrato una migliore capacità di tenuta rispetto ad altre province come Treviso e Vicenza, che hanno registrato cali rispettivamente del 6,7% e del 5,6%.
Turismo in crescita
Un dato positivo emerge dal settore turistico: nei primi cinque mesi del 2024, la provincia di Padova ha superato la soglia dei 2 milioni di presenze turistiche, raggiungendo 2,07 milioni di visitatori e segnando una crescita del 5,2% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Nonostante questa performance sia inferiore alla media regionale dell’8,4%, Padova si conferma la terza meta turistica veneta, dietro Venezia e Verona.
Prospettive future
Tra le sfide da affrontare, saranno sempre più necessari interventi politici a sostegno delle imprese artigiane, promuovendo gli sgravi fiscali e il supporto strutturale per i nuovi imprenditori. La stabilità e la coerenza delle politiche pubbliche sono cruciali per garantire la pianificazione degli investimenti e per sostenere un settore che continua a rappresentare un pilastro fondamentale dell’economia locale.
Luca Montagnin, presidente di Cna Padova e Rovigo, commenta i risultati del report:
«Al di là dalle cause del fenomeno è inutile nascondersi dietro ad un dito: le imprese artigiane calano e questo rischia di essere una perdita per il territorio in termini di capacità di sviluppo, di distribuzione della ricchezza, di diffusione di quelle competenze che hanno fatto grande questo territorio. Alla politica chiediamo di tornare a sostenere chi ha voglia di fare impresa tramite sgravi fiscali per chi parte con il proprio progetto, con il supporto per quelle strutture di accompagnamento che possono aiutarli a sostenere il proprio percorso imprenditoriale ma anche maggiore coerenze nell’intervento pubblico. Solo la coerenza e la stabilità delle scelte garantisce la programmazione degli investimenti anche ai giovanissimi e ai neo imprenditori. E invece che a nessuno interessi più il sostegno a quel pilastro dell’economia dei nostri territori che è l’artigianato. Una ricchezza di imprese e competenze che potrebbe ancora dare tanto alle nostre comunità e che invece viene sempre più dimenticato dai decisori».