Veneto: maltempo devasta colza e pisello proteico, soia resiste. I prezzi del girasole crollano
Nonostante l’assenza di precipitazioni di questo periodo, gli effetti della forte pioggia di inizio estate cominciano a mostrare le prime problematiche a danno dell’agricoltura in Veneto. Tra le proteoleaginose, colture ricche di grassi e proteine, le forti piogge di maggio e giugno hanno causato problemi a colza e pisello proteico, con un notevole calo del volume di produzione. Il girasole, invece, in seguito a fluttuazioni di prezzo molto variabili, ha prezzi simili al 2020.
Resiste la soia, che registra un aumento di prezzo costante negli ultimi mesi e che promette una buona redditività soprattutto in Veneto, primo produttore nazionale con 130.500 ettari di estensione. Andranno riconsiderati invece gli ettari destinati alla produzione di colza e girasole, 7.200 ettari per la prima nella regione (anche qui primato nazionale) e 5.750 ettari per il secondo, sesto in graduatoria nazionale. Entrambe le colture rischiano di essere drasticamente ridotte per la prossima semina.
Se colza e piselli soffrono a causa del maltempo, situazione ben diversa è quella del girasole in Italia. In autunno i prezzi di vendita iniziavano a registrare forti cali, in netta contrapposizione rispetto allo stesso periodo del 2023, che ne ha incentivato la coltivazione a causa del prezzo favorevole aumentando del 51% nel Padovano e del 30% in provincia di Rovigo. Responsabili di questa instabilità l’andamento del prezzo sul mercato: a livello mondiale, i principali produttori erano Russia e Ucraina, che detenevano il 55% della produzione su scala globale (fonte: statistiche USDA, dipartimento americano per l’agricoltura, 2024) e che a causa della guerra in corso portano ala forte volatilità dei prezzi.
Attualmente, le colture registrano la seguente distribuzione nel territorio veneto: soia, con 130.500 ettari (dati 2023 di Veneto Agricoltura), principalmente coltivata a Padova (30.750 ettari), Venezia (30.450) e Rovigo (30.200). Più distanziate Verona (14.799 ettari), Treviso (13.000) e Vicenza (11.300). Per quanto riguarda il girasole, su 5.750 ettari regionali la maggior parte sono concentrati tra Padova (1.550 ettari), Rovigo (1.350) e Verona (1.350). Le superfici investite a colza sono quasi raddoppiate rispetto al 2022, salendo a 7.200 ettari, con il primato per Padova (1.800 ettari), seguita da Rovigo (1.500), Venezia (1.400) e Verona (1.400).