Vicenza, l'appello dei sindacati: cassa integrazione a muratori e braccianti per il caldo insostenibile
Come ogni anno, il periodo estivo è segnato da picchi di caldo che rendono difficile l’attività lavorativa per le categorie che svolgono le proprie mansioni all’aperto. A correre i maggiori rischi sono i lavoratori a cui non è possibile accedere a un riparo dal sole e dalle alte temperature e che operano generalmente nei settori dell’edilizia e dell’agroalimentare.
Per questa ragione, FILLEA (Federazione italiana lavoratori del legno e dell’edilizia) e FLAI (Federazione italiana lavoratori agroindustria), divisioni vicentine del sindacato Cgil, sollecitano i lavoratori all’utilizzo della Cigo, la cassa integrazione guadagni ordinaria a disposizione del lavoratore per sospendere la propria attività durante i periodi più torridi.
“La causale “eventi meteo”, infatti, è invocabile dal datore di lavoro anche in caso di sospensione o riduzione dell’attività lavorativa a causa delle temperature elevate. Sono considerate tali quelle superiori a 35° centigradi. Tuttavia, anche temperature inferiori a 35° centigradi possono determinare l’accoglimento della domanda di CIGO qualora si valuti non solo la temperatura rilevata dai bollettini meteo, ma anche quella percepita, che è più elevata di quella reale” è quanto riportato all’interno del sito dell’INPS, dove è possibile fare richiesta del sostegno.
La domanda è presentabile dal preposto dell’azienda in materia di sicurezza, motivo per cui i sindacati invitano i lavoratori a rivolgersi a questa figura per sollecitare l’attenzione riguardo al caldo come rischio per la salute.
Per eventuali previsioni relative alle condizioni meteo è possibile consultare Worklimate 2.0, una piattaforma nata a maggio 2023 che delinea una mappa nazionale evidenziando le zone a maggior rischio di esposizione alle alte temperature. La piattaforma è un progetto coordinato dal Consiglio Nazionale delle ricerche tramite l’istituto per la Bioeconomia di Sesto Fiorentino e l’Inail.