Manni Group, 2023 con fatturato di 861 milioni di euro
Manni Group ha chiuso il 2023 con un fatturato aggregato di 861 milioni di euro, un EBITDA di 54 milioni e investimenti per 26 milioni di euro.
Un punto significativo del 2023 è stata la decisione di separarsi da Isopan RUS, necessaria a causa delle recenti modifiche normative da parte del governo di Mosca che hanno portato a un processo di sostanziale nazionalizzazione a danno dell’azienda.
Nonostante le sfide, Manni Group ha continuato a investire in modo significativo. Nel 2023, il Gruppo ha dedicato 26 milioni di euro a nuovi progetti. Tra questi, nuove linee produttive in Italia e all’estero per Isopan, leader nella produzione di pannelli sandwich, e l’acquisizione di Tecnogest da parte di Manni Energy. Il piano industriale per il periodo 2023-2026 prevede investimenti di 24 milioni di euro nella Business Unit Acciaio, con l’installazione di linee automatiche di taglio e foratura travi in tutti i plant produttivi e nuove linee laser per la lavorazione di lamiere e tubi per Manni Sipre.
Gli investimenti non si limitano alle infrastrutture, ma comprendono anche miglioramenti nei processi per potenziare il servizio, la qualità, la puntualità e la velocità.
Nel campo della formazione sono state introdotte attività formative per rafforzare le competenze hard, soft e digital dei dipendenti, grazie anche ai fondi interprofessionali per la formazione continua. Sono stati realizzati corsi ad hoc, seminari, attività di team building, MBA e coaching. Inoltre, il Gruppo ha finanziato un percorso formativo per i people manager, affrontando temi come le diverse generazioni e la diversità e inclusione.
L’impegno formativo del Gruppo si estende anche agli stakeholder esterni, con il Master in “Off-site Technologies for Architecture”, che mira a sostenere l’innovazione tra i nuovi architetti e ingegneri, fornendo le competenze per sfruttare al meglio le tecnologie off-site, un settore chiave per il futuro dell’architettura.
Francesco Manni, Presidente di Manni Group, ha commentato: “Quest’anno il nostro business ha dovuto affrontare un contesto complesso. Il calo del fatturato rispetto all’anno precedente è dovuto alla riduzione del costo delle materie prime, pur essendo cresciuti i volumi fisici del business. Abbiamo visto rallentamenti in alcune economie, ma questi sono stati compensati da prestazioni eccellenti, in particolare nell’Europa dell’Est e in Messico, grazie a una strategia di diversificazione geografica.”