Idrovia Canale Fissero-Tartaro-Canalbianco, Infrastrutture Venete: «Entro 2030 investiremo oltre 25 milioni»

“La ricerca che abbiamo voluto e contribuito a realizzare ci consente, per la prima volta, di produrre una base di conoscenze innovative comuni e condivise con tutti gli stakeholders. Questo studio ci permetterà, oltre che a identificare il valore del collegamento idroviario per il nostro Paese sul piano economico, ambientale e occupazionale e delle politiche di promozione, di proseguire azioni già in corso di realizzazione utili all’ottimizzazione dell’Asta Navigabile dell’Alto Adriatico”.

Alessandra Grosso, direttore generale di Infrastrutture Venete, società partecipata al 100% dalla Regione del Veneto che gestisce le infrastrutture di navigazione interna del Sistema idroviario Padano Veneto, è intervenuta così, il 3 giugno all’Interporto di Rovigo, durante l’evento di presentazione del Position Paper “Asta navigabile: una nuova risorsa per il paese. Quali opportunità offerte dall’ottimizzazione e l’efficientamento del sistema idroviario del Nord Italia” realizzato da The European House – Ambrosetti per Confindustria Veneto Est, in collaborazione con Infrastrutture Venete Srl, Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Settentrionale, Confindustria Mantova, Interporto di Rovigo, Provincia di Rovigo e Provincia di Mantova.

“Come Infrastrutture Venete – conclude Grosso- siamo già a lavoro per vincere le sfide infrastrutturali e normative che, come cita lo studio, impediscono lo sviluppo dell’Asta Navigabile con particolare riferimento al settore commerciale. Con un investimento di oltre 25 milioni- una parte dei finanziamenti derivanti da bandi UE che ci siamo aggiudicati- entro il 2030 porteremo a termine 6 interventi finalizzati a eliminare le interferenze infrastrutturali utili a consentire il transito delle imbarcazioni di grandi dimensioni attualmente impedito. Si tratta degli interventi sul Ponte stradale Rantin, il Ponte ferroviario Rovigo-Chioggia, il Ponte stradale Cala del Moro, il Ponte stradale di Trecenta, il Ponte ferroviario di Arquà Polesine e infine il Ponte stradale di Zelo. Sul fronte degli investimenti manutentivi, stiamo ultimando il progetto che prevede interventi di dragaggio per 2,4milioni di euro specificatamente su tre punti: Adria, Torretta e Interporto di Rovigo con quota scavo di 3,5 metri a cui vanno aggiunti ulteriori 1,5 milioni di investimenti per interventi sulle conche di navigazione. Sul fronte dell’ottimizzazione dei tempi di utilizzo del sistema idroviario evidenziata dallo studio, abbiamo portato avanti attività di manutenzione straordinaria di 4 conche di navigazione – Torretta Veneta, Canda, Bussari, Baricetta e, in collaborazione con AIPO, la Conca di Trevenzuolo.  Siamo convinti che si possa, insieme a tutti gli stakeholders e grazie alla sensibilità delle istituzioni territoriali e nazionali, efficientare l’Asta navigabile rafforzando gli investimenti programmati e creando le condizioni, si pensi alla ZLS o al sistema degli incentivi, perché il sistema idroviario diventi realmente attrattivo per le imprese”.

Nella foto: Alessandra Grosso dg Infrastrutture Venete

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