Padova è tra i comuni a più alta maturità digitale

Padova si conferma tra i comuni capoluogo italiani più avanzati dal punto di vista digitale. Questo è quanto emerge dall’Indagine sulla maturità digitale dei Comuni capoluogo, realizzata da FPA, società del gruppo DIGITAL360, per Deda Next, società di Dedagroup impegnata nella trasformazione digitale della Pubblica Amministrazione e delle aziende di pubblico servizio.

Giunta alla sesta edizione, la ricerca offre un’analisi aggiornata all’aprile 2024 sullo stato di avanzamento delle principali amministrazioni comunali italiane negli obiettivi di digitalizzazione, secondo il modello Ca.Re. (Cambiamento Realizzato) di Deda Next. Questo benchmark permette ai Comuni di valutare il proprio grado di maturità digitale e di misurare i risultati raggiunti, indirizzando nuovi investimenti per lo sviluppo di servizi digitali di nuova generazione.

L’indagine classifica la maturità digitale di 110 amministrazioni capoluogo basandosi su tre dimensioni: l’offerta online di servizi (Digital public services), l’integrazione dei sistemi comunali con le piattaforme nazionali (Digital PA) e la maturità su dati e interoperabilità.

L’indagine evidenzia un miglioramento nell’offerta dei servizi online erogati dai Comuni, sia quantitativamente che qualitativamente. Ad esempio, il numero di Comuni che rispettano almeno parzialmente i principali requisiti del template di sito comunale di Designers Italia è aumentato da 19 nel 2023 a 61 nel 2024.

Il sindaco Sergio Giordani ha commentato: “Mi fa molto piacere constatare che lo sforzo significativo messo nella trasformazione digitale della nostra Amministrazione dia risultati tangibili riconosciuti da una ricerca così autorevole. Abbiamo istituito l’assessorato all’Innovazione e Transizione Digitale che si occupa del programma agenda digitale, dei servizi informatici e telematici e della soft city e proprio in queste ultime settimane abbiamo avviato una rivoluzione del Settore SIT, che cambia anche nome: da Servizi Informatici e Telematici diventa Settore Innovazione e Transizione Digitale. Non una semplice variazione del nome ma un profondo cambiamento che si riflette nel nuovo ruolo centrale e strategico del settore, anche nella gestione dell’ecosistema dell’innovazione cittadino e così nella struttura che vede la creazione di nuove Unità Operative; tra queste le Unità Operative Internet of Things (IoT) e Big Data & Data Analytics”.

“Il PNRR si sta confermando un’occasione unica per innovare il settore pubblico, sia per quanto riguarda gli enti locali, che per la PA centrale, che possono sfruttare la digitalizzazione per operare una rivoluzione della cultura del servizio al cittadino e alle imprese. In questo senso, l’adesione alla PDND, che promuove la condivisione e l’interoperabilità delle informazioni tra le amministrazioni, è un tassello chiave per modernizzare definitivamente i servizi pubblici e favorire lo sviluppo di soluzioni innovative costruite sulla base di fonti certificate e univoche” sottolinea Fabio Meloni, CEO di Deda Next.

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