Idee creative ad alta quota: i tre vincitori del Lagazuoi Mountain Awards

Si conclude la quinta edizione dei Lagazuoi Winning Ideas Mountain Awards. Le cui premiazioni, che si sono svolte lo scorso sabato nella cornice di Lagazuoi Expo Dolomiti, sono la prova di quanto la montagna, nelle parole dell’ingegnere Stefano Illing, ideatore di Lagazuoi EXPO Dolomiti, “sia un luogo estremamente creativo. Controcorrente rispetto a una società per lo più colonizzata dalla forza culturale ed economica della pianura. Siamo qui per dare spazio a queste idee vincenti”.

I tre progetti vincitori – selezionati da un comitato di esperti e poi votati dal pubblico – sono l’esempio di quanto i WIMA puntino a soluzioni tangibili a problemi concreti, e incoraggino cambiamenti reali e non solo simbolici. “Abbiamo potuto constatare – prosegue l’ideatore di Lagazuoi EXPO Dolomiti e del concorso – come in montagna nascano tantissime idee che, se correttamente indirizzate, si diffondono ovunque, anche in città. Soluzioni per l’abbigliamento e la mobilità, proposte legate all’adattamento al cambiamento climatico, azioni di promozione del territorio che ribaltano i consueti paradigmi”.

I primi classificati insieme agli altri finalisti saranno in mostra per un anno, fino a marzo 2025, in una delle sale espositive di Lagazuoi EXPO Dolomiti, nella stazione di arrivo della Funivia Lagazuoi, a 2732 metri.

I tre vincitori: Agriturismo Cortivo Pancotto, Silex di Rock Experience e Magic Skipass

Il vincitore della categoria produzioni enogastronomiche di montagna, è l’Agriturismo Cortivo Pancotto, a Caneva in Friuli, ed è un caso emblematico. Le parole d’ordine sono apparentemente le stesse di ogni narrazione incentrata sul food: tradizione, qualità, cucina del territorio. Ma qui la storia è differente. Dopo 16 anni da geometra edile, Luca Pancotto ha cambiato vita. Ha comprato un trattore, un po’ di terra e con la moglie Sonia Della Libera ha dato il via a un nuovo progetto. A Caneva ristrutturano un borgo cadente, creano agriturismo, orto e vigneto, alla malga Fossa di Sarone producono i loro formaggi premiati, e lì vicino riaprono il ristoro La Crosetta, ex osteria recuperata dall’oblio. Arrivano i riconoscimenti, come quello alla miglior cucina contadina, nel 2018. Ma il punto è un altro. Luca e Sonia non pensano solo al proprio – letterale – orticello, ma piantano semi ovunque, dedicandosi alle nuove generazioni. La loro è stata la prima casera trasformata in fattoria didattica: non in piano, ma in montagna. I bambini, da loro, imparano l’autosufficienza. Luca e Sonia mostrano la via, recuperando una visione etica fatta di sacrificio e lotta quotidiana.

A conquistare la categoria attrezzatura e Abbigliamento di montagna è invece Silex, giacca ultra tecnica di Rock Experience, azienda di Bosisio Parini. Siamo in provincia di Lecco, ed è ai Ragni di Lecco che l’azienda si rivolge per creare questo prodotto. E certo non per ragioni di buon vicinato. Il gruppo di arrampicatori si è sempre smarcato dallo status quo, ha osato nuove vie e coltivato un approccio orizzontale – fatto di concretezza – alla verticalità, senza il timore di sfidare i mostri sacri dell’alpinismo. Silex ha assorbito la loro esperienza e competenza, si è sagomato intorno alle necessità di chi scala la roccia e ha bisogno di un prodotto sicuro e affidabile. È infatti un capo termoregolante, leggero e traspirante, che impiega materiali altamente performanti posizionati grazie al body mapping. Ogni diversa zona del corpo viene supportata da materiali e tessuti differenti, per adattarsi come un guanto ad ogni esigenza. Pesa solo 400 grammi, si ripiega in una tasca e si porta sempre con sé.

Infine, dalla Valle d’Aosta proviene la terza storia vincitrice, nella categoria servizi e App di montagna. In questo caso ad imporsi è stato un “modo di vedere” la realtà. Tutti conoscono questa regione come destinazione invernale, grazie alle sue importanti stazioni sciistiche. Ma i piccoli comprensori sono sempre stati avvolti da un cono d’ombra, almeno fuori dai confini regionali. Magic Skipass punta i riflettori su di loro. Collega 1.426 km di piste servite da 417 impianti di risalita, unendoli in una proposta che abbina tariffe low cost valide 6 giorni – in almeno due località differenti – a un’ora di lezione di sci e una notte in hotel per due Under 18. Il progetto coinvolge autentiche gemme: Antagnod, Brusson, Chamois, Champorcher, Cogne, Crévacol, Gressoney-Saint-Jean, La Magdeleine, Ollomont, Rhêmes-Notre-Dame e Valgrisenche. Insieme agli impianti, a trarne beneficio è tutto l’indotto, che include i servizi, le attività sportive, gli esercizi commerciali, i ristoranti e gli hotel. Mentre quasi ovunque i piccoli comuni di montagna si spopolano, la Valle d’Aosta ha trovato questa soluzione per promuovere un modello turistico “multipolare”.

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