I primi due anni di Venice Sustainability Foundation. Brunetta: «Sarà la più antica città del futuro»
Festeggia il suo secondo anniversario la Fondazione Venezia Capitale Mondiale della Sostenibilità (VSF). Costituita sotto il patrocinio del Governo italiano il 14 marzo 2022, VSF è composta da 46 soci (13 fondatori e 33 co-fondatori), tra cui Regione del Veneto, Comune di Venezia, istituzioni, atenei, think tank, centri di ricerca e aziende di rilievo nazionale e internazionale, con lo scopo di far diventare Venezia un laboratorio di riferimento internazionale per la sostenibilità.
Numerose le attività avviate in questo primo biennio di vita: “Venezia città campus”, un programma di espansione della didattica, della ricerca e dell’innovazione, di attrazione di capitale umano, ma anche di rigenerazione urbana e di nuova residenzialità. Primo nucleo di questa iniziativa, è stato l’avvio del “Polo dell’acqua”, grazie a un accordo tra Università Iuav e la Marina Militare, con, inizialmente, tre nuovi corsi di laurea interdisciplinari, per valorizzare a fini didattici e di ricerca gli spazi dell’Arsenale.
In materia di idrogeno, tema di grande attualità per la valenza che può assumere nelle strategie di decarbonizzazione nazionali, la Fondazione ha avviato una riflessione sullo sviluppo di un polo veneto a Porto Marghera, come una delle possibili chiavi del suo rilancio produttivo. Assieme alla Regione del Veneto e a BCG, è stata prodotta la prima “Mappatura degli attori della filiera veneta dell’idrogeno”. Lo studio ha esplorato le opportunità economiche di decarbonizzazione delle aziende venete attraverso tale vettore energetico e ha messo in luce le competenze industriali oggi presenti, le barriere economiche e tecnologiche allo sviluppo del settore e i progetti in corso d’opera per comprendere come il Veneto possa beneficiare dallo sviluppo dell’economia dell’idrogeno per perseguire le sue strategie clean e creare un hub di interesse internazionale. L’economia dell’idrogeno sarà al centro del summit “Venice Hydrogen Forum” che la Fondazione sta organizzando a ottobre 2024, in collaborazione con la Green Hydrogen Organisation.
Molteplici le iniziative nell’ambito della transizione energetica ed ecologica, che hanno portato all’identificazione di diverse prospettive a favore del territorio metropolitano, tra cui: l’iniziativa “Parco Malcontenta” (parte del più ampio progetto “Parco Italia”, per la rinaturalizzazione di aree urbane ed extraurbane attraverso la piantumazione di nuovi spazi arborei) con la partecipazione di Regione e Amazon Italia e che verrà inaugurato a maggio; la mappatura del potenziale di sviluppo di Comunità Energetiche Rinnovabili (CER) nel territorio comunale; la proposta di studio degli impatti ambientali delle imbarcazioni in laguna, finalizzata all’identificazione dei migliori propellenti alternativi (ad esempio, biofuel, e-fuel) su diversi tipi di imbarcazione. Avviato poi un tavolo di confronto sul turismo sostenibile, stimolando la riflessione su come questo tema incida sulla vivibilità locale, sulla residenzialità e sull’inclusione sociale al fine di individuare possibili approcci integrati che consentano di ricreare in forma stabile quell’esperienza di fruizione urbana – residenziale, lavorativa, turistica – che per secoli ha reso Venezia luogo senza eguali. In aggiunta, assieme all’Università Ca’ Foscari, sono state create occasioni per la promozione dell’acceleratore di imprese sostenibili Venisia, all’interno ed all’esterno del partenariato VSF.
Parallelamente, VSF ha dato il via a una serie di progetti multidisciplinari e “trasversali”, quali l’elaborazione di uno “Scenario-obiettivo di sostenibilità urbana”, iniziativa strategica per la definizione di una sorta di bussola e di direzione verso cui tendere per realizzare un nuovo modello socio economico sostenibile per Venezia e il suo intorno metropolitano. Ad esso si affiancano la creazione di un indice di sostenibilità urbana integrata – funzionale a realizzare un Osservatorio per monitorare lo stato di sostenibilità del sistema cittadino e metropolitano, oltre che gli effetti derivanti dalle azioni sostenute dalla stessa Fondazione – e una raccolta ragionata delle esperienze storiche di resilienza e di modernizzazione della città di Venezia.
Altra iniziativa trasversale è costituita dalla realizzazione, assieme al Dipartimento di Economia dell’Università Ca’ Foscari e allo spin-off KnowShape, di un protocollo operativo di “Finanza sostenibile”, un moderno approccio per attrarre investimenti mediante strumenti di finanza sostenibile, secondo i nuovi requisiti normativi europei, su nuove progettualità di sostenibilità ESG in linea con la capacità di carico del territorio veneziano.
Infine è stata creata la prima Biennale della Sostenibilità. L’edizione 2023 è stata dedicata all’entrata in funzione del sistema ingegneristico MOSE (denominata quindi “L’Era del MOSE”), insieme di opere che dimostrano la possibilità concreta di difendere Venezia dall’innalzamento del medio mare (e sul quale è stata pubblicata, in collaborazione con Fortune Italia, la monografia “MOSE: ingegno italiano”).
Vari riconoscimenti alla fondazione in questi anni, tra questi spicca quello ricevuto dalle Nazioni Unite, che hanno accordato al capoluogo veneto lo stato di resilience hub della partnership globale “Making Cities Resilient 2030” dell’UNDRR – United Nations Office for Disaster Risk Reduction. In seguito a ciò, VSF è stata coinvolta in rappresentanza della città di Venezia nel corso di eventi di grande rilievo internazionale, quali la COP28, il IX Congresso Europeo delle Autorità Locali e il Buildings and Climate Global Forum organizzato da UNEP (UN Environment Programme – Programma delle Nazioni Unite per l’ambiente).
Il presidente Brunetta: “Risultati superiori alle aspettative e molto lavoro all’orizzonte“
Il presidente Renato Brunetta (sopra in foto) ha così commentato: «I risultati ottenuti in questo periodo sono di gran lunga superiori a quanto ci eravamo prefissati. La Fondazione ha consolidato a livello internazionale la propria immagine di facilitatore di idee e iniziative che sostengano l’area metropolitana di Venezia contro le sfide imposte dal territorio, diventando in soli due anni un punto di riferimento autorevole. Tutto questo non sarebbe stato possibile se non grazie all’impegno profuso dai soci, che ringrazio sia per aver voluto credere nella missione che ci siamo prefissi, sia per permettere alla Fondazione, con il loro contributo quotidiano di competenze e risorse, di essere un vero acceleratore di sostenibilità e un ponte capace di mettere in contatto tra loro le migliori pratiche e le avanguardie della ricerca internazionale. Tutto questo con l’obiettivo di far crescere sul nostro territorio soluzioni efficaci di modernizzazione e prosperità e di fare di Venezia, la più antica città del futuro, un polo di riferimento mondiale sui temi della sostenibilità».