Treviso, Fondazione Oderzo Cultura inaugura la mostra su Arturo Benvenuti

L’inaugurazione della mostra temporanea a Palazzo Foscolo, a Oderzo (Treviso) intitolata “Arturo Benvenuti e l’esperienza di K.Z. Poesie come monito e memoria, e disegni dai campi di concentramento” si terrà sabato 13 gennaio alle ore 18.00. L’esposizione dei disegni dai campi di concentramento nazifascisti è la seconda tappa delle celebrazioni per i 100 dalla nascita di Arturo Benvenuti (Oderzo 1923 – 2020) colti quale occasione per ricordare la figura dell’intellettuale come poeta, pittore, fotografo, saggista e promotore culturale.

Dopo aver indagato nella precedente mostra il Benvenuti pittore di paesaggi è ora il momento di incontrare il letterato e poeta.
Perla della sua produzione il libro intenso e struggente “K. Z.” – acronimo che rimanda alla parola yiddish Ka-tzetnik ovvero “prigioniero del campo di concentramento” – pubblicato per la prima volta nel 1983 in cui l’autore riunisce i disegni di detenuti dei campi di concentramento nazisti rintracciati visitando lager, archivi, biblioteche pubbliche e musei di storia cittadina in tutta Europa: “immagini tremende, atti di accusa, ma anche inequivocabili messaggi di ieri per l’oggi”.
«Mancava finora in Italia un libro come questo. Penso che, al di là della pura commemorazione, esso abbia un valore suo specifico: a descrivere quell’orrore, la parola risulta carente. Le immagini qui riprodotte non sono un equivalente o un surrogato: esse sostituiscono la parola con vantaggio, dicono quello che la parola non sa dire» questo scrive Primo Levi nell’introduzione del volume in cui l’arte diventa testimonianza, e in cui i 250 disegni raccolti da Benvenuti dal 1979 al 1983 parlano alle coscienze di ognuno, rendendo l’opera uno dei più intensi e profondi lasciti di questo poliedrico intellettuale.

Si tratta di un lavoro”, dichiara lo stesso autore nell’introduzione all’ultima ristampa del libro, che vuole essere soprattutto un contributo alla giusta rivolta da parte di chi sente di non potersi rassegnare, nonostante tutto, ad una realtà mostruosa, terrificante. Di chi crede che si debba ancora e sempre “resistere”. Senza vuote parole. Senza retorica. Così come senza parole e senza retorica hanno saputo resistere gli autori di queste immagini”.

Al termine dell’inaugurazione della mostra, Giampiero Fattorello, conoscitore della produzione letteraria di Benvenuti, terrà una lezione sulla poesia dell’intellettuale insieme al poeta e scrittore Lio Attilio Gemignani e Fortunato Lorenzon nella conferenza “Benvenuti poeta civile: parole in versi per fare memoria”
Il programma dedicato a Arturo Benvenuti prevede un ultima conferenza giovedì 25 gennaio alle ore 18.30 su “Benvenuti e Primo Levi: KZ, un libro per non dimenticare”.

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