Dagli scarti tessili all’arredamento: dalla trevigiana DP Company una soluzione che coniuga sostenibilità e design
In occasione di Ecomondo, fiera internazionale di riferimento per l’economia circolare e la transizione ecologica, la startup trevigiana DP Company ha presentato in anteprima nazionale un prodotto innovativo, capace di coniugare sostenibilità, innovazione e design: un pannello realizzato con gli scarti dell’industria tessile che, opportunamente trattati, additivati e rivestiti con materiale nobilitante, può essere impiegato come anta leggera o altra componentistica per il settore del mobile. La società continua così il suo percorso di crescita facendo evolvere la precedente soluzione, pensata per l’edilizia sostenibile, verso il mondo degli interni e dell’arredo.
Il nuovo prodotto, per il quale sono state depositate quest’anno due domande di brevetto, è stato illustrato nel corso dell’evento intitolato “La nuova vita degli scarti tessili: dall’isolamento termoacustico degli edifici all’arredo Green. Sostenibilità, innovazione e design made in Treviso”, coordinato dal fondatore di DP Company Samuele Netto, che ha visto la partecipazione di alcuni esperti del settore, oltre agli interventi del Presidente della Camera di Commercio di Treviso – Belluno | Dolomiti Mario Pozza e del Vicesindaco di Treviso Alessandro Manera.
Ad aprire l’evento, Alessandro Manera, Vicesindaco e Assessore all’Ambiente del Comune di Treviso: “Quest’anno Treviso è stata la prima città italiana ad aggiudicarsi il premio ‘Città verde europea 2025‘ agli European Green Leaf Award: un riconoscimento che ci rende orgogliosi e per il quale non possiamo che fare il nostro plauso alle tante realtà pubbliche, private e alle startup, impegnate nello sviluppo di soluzioni che hanno come obiettivo la riduzione dei consumi energetici e la conseguente limitazione delle emissioni di CO2 e altri inquinanti”.
Nato da un’idea di Samuele Netto, questo nuovo sistema di riuso ha consentito a DP Company di essere tra le prime aziende del Veneto a ottenere un contributo di circa un milione di euro (€ 990.000), finanziato dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) per progetti legati all’economia circolare: un traguardo reso possibile grazie ad una collaborazione virtuosa che ha visto la sinergia tra Banca Prealpi SanBiagio, la Camera di Commercio di Treviso – Belluno | Dolomiti, il Consorzio Veneto Garanzie e Fidi Impresa & Turismo Veneto.
Mario Pozza, Presidente della Camera di Commercio di Treviso – Belluno|Dolomiti, ha commentato: “Come Camera di Commercio Treviso – Belluno|Dolomiti stiamo attivando diverse azioni per supportare la crescita sostenibile delle aziende, tra cui un bando da 800mila euro sulla doppia transizione digitale ed ecologica. Con Unioncamere Veneto abbiamo integrato con 2,5 milioni di euro la misura già attivata da Veneto Sviluppo per favorire investimenti nell’efficientamento energetico da parte delle imprese del territorio regionale. Il plafond è vincolato alla destinazione territoriale, con € 500.000 per ogni ambito camerale. Inoltre, la pubblicazione Business Atlas, dedicata alle attività delle Camere di Commercio italiane all’estero, è un ottimo strumento di informazione sui mercati esteri che grazie ai nostri presidi camerali all’estero, possono rappresentare una preziosa opportunità di sviluppo per le nostre imprese”.
Samuele Netto, Fondatore di DP Company, ha commentato: “La nostra startup nasce alla fine del 2019 quando, insieme ad alcuni soci, decidiamo di investire nello sviluppo di nuovi prodotti per l’isolamento termo-acustico degli edifici che possano coniugare innovazione e sostenibilità. La tecnologia sviluppata da DP Company è caratterizzata da una grande versatilità che consente di sviluppare prodotti non solo per l’edilizia ma anche per l’industria del mobile e l’arredamento design”.
Il mercato
Il mercato italiano dell’isolamento termico ha ampi margini di crescita: l’84% delle pareti esterne dell’intero stock edilizio necessita di essere riqualificato. Gli edifici, inoltre, sono responsabili di circa il 40% dei consumi energetici e dell’inquinamento, mentre il totale degli involucri edilizi potenzialmente riqualificabili nei prossimi 10 anni ammonta a circa 1 miliardo di mq. La realizzazione di tutti questi interventi porterebbe ad un risparmio nella bolletta energetica superiore ai 5 miliardi di euro; a quasi 9 milioni di tonnellate di CO2 in meno; e, grazie ad investimenti superiori a 100 miliardi di euro, alla creazione di circa 2 milioni di posti di lavoro.