Nasce a Venezia il primo think tank internazionale dedicato all’Ocean Literacy

Sviluppare una roadmap per promuovere il programma di Ocean Literacy a livello internazionale per i prossimi quattro anni, individuando le aree d’intervento prioritarie e le metodologie per monitorarne l’avanzamento. Con questi obiettivi, nell’ambito del Decennio delle Scienze del Mare per lo Sviluppo Sostenibile (2021-2030) delle Nazioni Unite, nasce ufficialmente a Venezia il primo think tank internazionale dedicato all’Ocean Literacy promosso dalla Commissione Oceanografica Intergovernativa (IOC) dell’UNE.

Guidato da Francesca Santoro, Senior Programme Officer e responsabile a livello mondiale del programma di Ocean Literacy, il think tank sarà uno strumento del programma di Ocean Literacy  che mira ad aumentare la consapevolezza sul ruolo dell’oceano e su ciò che si può fare per proteggerlo. A prenderne parte è il Gruppo di Esperti provenienti da tutto il mondo e con background differenti: 20 tra ricercatori, artisti, esperti nella comunicazione, docenti, antropologi, biologi e scienziati. Scopo del think tank sarà infatti contribuire alla cooperazione internazionale e promuovere l’Educazione all’Oceano in ogni parte del mondo condividendo conoscenze, tecniche e progetti da diversi settori. Il primo incontro in presenza del think tank, che darà ufficialmente avvio ai lavori e che porterà alla realizzazione di una roadmap, si svolgerà il 4 e 5 ottobre a Venezia presso Palazzo Zorzi, sede dell’Ufficio Regionale UNESCO per la Scienza e la Cultura in Europa. Da sempre simbolo delle città colpite dalla crisi climatica, in questi anni Venezia è diventata anche punto di riferimento per l’Educazione all’Oceano.

È in programma nella città lagunare anche l’organizzazione della prima Conferenza Mondiale sull’Educazione all’Oceano nel 2024. “L’Ocean Literacy considera le relazioni tra l’oceano e tutti gli aspetti della vita sulla Terra e catalizza le azioni per proteggere, conservare e utilizzare in modo sostenibile l’oceano coinvolgendo la società tutta”, spiega Francesca Santoro,“come IOC/UNESCO ci siamo fatti promotori dell’Educazione all’Oceano e stiamo mettendo in campo le risorse e gli strumenti necessari per stimolare l’incontro, lo scambio di informazioni e buone pratiche, la collaborazione nella creazione di nuove iniziative. Il coinvolgimento di esperti provenienti da contesti diversi e da ogni parte del mondo ci aiuterà a valorizzare l’approccio olistico che da sempre mettiamo al centro del programma, per tenere conto di tutti gli ambiti e abbracciare tutte le sfere della società: cittadini, aziende, istituzioni, scuole, centri di ricerca, università, fondazioni, organizzazioni, enti, etc”.

Il Gruppo di Esperti supporterà le attività di ricerca sull’Ocean Literacy per sviluppare strumenti e metodologie di valutazione per aumentare l’impatto delle iniziative dedicate in tutto il mondo. Nel corso dei due giorni verrà realizzata la roadmap per individuare nuove sinergie con le istituzioni e il settore privato, concertare approcci comunicativi efficaci, intercettare occasioni di integrazione dell’Ocean Literacy nei programmi scolastici, con l’intento di portare l’oceano sui banchi di scuola di tutto il mondo entro il 2025.

Ti potrebbe interessare