Al via l'accordo anti-burocrazia per le imprese venete

Nasce in Veneto un protocollo anti-burocrazia: una collaborazione fra Inps e Ancl, il sindacato unitario dei consulenti del lavoro, che vede l’ente previdenziale e i professionisti dell’amministrazione del personale cooperare nel risolvere dubbi e criticità che quotidianamente si manifestano, soprattutto da parte delle aziende e quindi dai consulenti che le seguono, nei rapporti con l’istituto.

«Dare certezze agli operatori economici e con tempestività è ciò che ci chiedono le aziende in questo difficile momento congiunturale. La competitività del sistema-paese passa per uno stretto rapporto tra istituzioni e mondo delle professioni e il Veneto si candida come regione guida».
Con queste parole il direttore regionale Inps, Antonio Pone, e il presidente del Consiglio Regionale Veneto dell’Associazione Nazionale Consulenti del Lavoro, Alessandro Bonzio, hanno commentato la stipula del protocollo d’intesa che da oggi lega ancora più strettamente l’Inps ai consulenti del lavoro del Veneto.

«Il Veneto ha un ruolo trainante nell’economia del nostro Paese – proseguono Pone e Bonzio – e nella nostra regione il settore produttivo trova la sua vitalità nelle medie e piccole imprese, perciò Inps regionale e Ancl Veneto condividono la necessità di favorirne i processi competitivi e la dinamica gestionale attraverso regole certe per non appesantire ulteriormente i già significativi oneri burocratici».

In Veneto operano duemila consulenti abilitati e ben mille aderiscono all’Ancl. Sempre in regione operano 149.437 aziende di cui 127.514 al di sotto dei 10 dipendenti, 20.625 tra i 10 e i 99, 1.298 oltre i 100. Il volume dei contributi riscossi nel 2012 è stato pari a 9 miliardi e 956.154 euro. L’Inps ha in Veneto 1503 dipendenti ed è presente in 36 realtà del territorio.

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