Allarme sicurezza sul lavoro: Veneto seconda regione italiana per numero di decessi

Si contano 51 morti e 40 infortunati sul lavoro mortali – 1 in più dell’anno scorso- nei primi sette mesi dell’anno, un dato che mette la regione in allerta. Il Veneto è secondo in Italia per numero di vittime sul lavoro e terzo sul pedio per infortuni mortali.

Il più elevato numero di decessi si è verificato in provincia di Verona con 15 vittime. Seguono: Venezia con 11, Treviso con 10, Padova con 9, Vicenza con 4 e Rovigo con 2. Belluno non ha contato vittime tra i lavoratori. Questi i dati di Vega, Osservatorio sicurezza sul lavoro e ambiente.

La regione abbandona così la zona gialla, ed entra nella più allarmante zona arancione per incidenza di mortalità. La zona arancione, è la zona che, subito dopo la rossa, raggruppa le regioni con l’incidenza di mortalità sul lavoro tra le più elevate a livello nazionale. In sostanza, a fine luglio 2023, il rischio di infortunio mortale in Veneto con i suoi 18,64 morti per milione di occupati, risulta di poco superiore alla media nazionale. Lo stesso dato a giugno era inferiore alla media nazionale.

“In Veneto la situazione è sempre più critica” spiega Mauro Rossato, Presidente dell’Osservatorio Sicurezza sul Lavoro e Ambiente Vega Engineering di Mestre, “sono 41.635 le denunce di infortunio complessive su un totale, in Italia, di 344.897: vale a dire oltre il 12% di quelle rilevate in Italia. Il Veneto, poi, è terzo in Italia per numero di vittime totali dopo la Lombardia (97) e il Lazio (53). Addirittura è  secondo solo alla Lombardia (74), per decessi in occasione di lavoro”. Le denunce di infortunio totali sono diminuite del 21% rispetto alla fine di luglio del 2022.

Le attività manifatturiere, anche dopo i primi sette mesi del 2023, sono ancora in cima alla graduatoria delle denunce di infortunio in occasione di lavoro con 7.856. E sono seguite dai settori delle costruzioni, del commercio, dei trasporti e magazzinaggio e dalla sanità. Ed è sempre la provincia di Verona quella con il maggior numero di denunce totali di infortunio superando quota 8.400, seguita da Vicenza ed i suoi 8.128, Padova con 7.935, Treviso con 7.347, Venezia con quota 6.905, Belluno con 1.505 e chiude Rovigo con i suoi 1.368. Infine, sono 13.689 le denunce di infortunio delle donne lavoratrici e 27.946 quelle degli uomini. Le denunce dei lavoratori stranieri sono 10.787. Le denunce di infortunio fino a 14 anni sono 3.131, ovvero oltre il 10% del totale dei coetanei del Paese, il 7,5% del totale delle denunce in regione.

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