Sanità, il Veneto chiama i medici specializzandi dall'Università di Messina

La Regione Veneto ha da poco stipulato un accordo con l’Università di Messina per l’assunzione a tempo determinato di medici specializzandi. In seguito alla carenza di personale medico, la cui mancanza si è sentita soprattutto nel periodo pandemico, il Veneto si adopera per integrare nuovi membri, a partire dal terzo anno di scuola di specialità e fino al termine della formazione. Sarà aperto un concorso a cui seguirà una graduatoria separata da quella degli specialisti. L’accordo è stato pubblicato nel Bur, il bollettino ufficiale della Regione Veneto, il 12 agosto.

Come scrive il Corriere del Veneto, la pratica in ospedale sarà comunque affiancata dalle lezioni universitarie, che verranno però concentrate in un unico periodo per permettere agli specializzandi di portare avanti con continuità le due attività senza spostarsi dalla Sicilia al Veneto troppo spesso. Inoltre, l’accordo prevede che ogni specializzando «svolga attività assistenziali coerenti con il livello di competenze e di autonomia raggiunto e correlato all’ordinamento didattico di corso». Tutto, comunque, sempre sotto la guida di un tutor.

«Stiamo sottoscrivendo questo tipo di convenzione con tutti gli Atenei italiani — ha affermato Manuela Lanzarin, assessore alla Sanità e al Sociale — Per esempio le abbiamo già formalizzate con Lombardia, Toscana e Lazio. Alcuni specializzandi iscritti a Università di altre regioni sono già in graduatoria nel Veneto.»

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