Cuoa, al via la summer school con 140 ragazzi da 21 paesi
Al via la summer school di Cuoa, Business School in collaborazione con IBS – International Business School of Saõ Paulo. L’evento si terrà nel periodo 11-28 luglio presso la sede di Villa Valmarana Morosini a Altavilla Vicentina. La summer school ospiterà 140 ragazzi provenienti da 21 paesi diversi e sarà occasione di crescita per tutti loro. Il corso prevede due modalità di insegnamento: lezioni frontali in aula e visita a aziende italiane.
Offerta formativa
Il progetto formativo si suddivide in quattro corsi:
- International Management and Leadership: mira a fornire competenze in ambito strategico, di comunicazione internazionale, negoziazione e leadership. Con un focus di analisi sulle proprie qualità per migliorarsi e produrre risultati più competitivi;
- Creativity, Innovation and Entrepeneurship: punta a far realizzare l’importanza della creatività e dell’innovazione come strategie per differenziarsi dalla massa e dai competitor, rafforzando la propria competitività nel mercato;
- Business Strategy and Marketing Management: si pone come obbiettivo la formazione dei partecipanti nel marketing e branding. Attraverso lo studio di molteplici casi da tutto il modo si analizzeranno i requisiti per un business solido;
- Operation, Logistics and Lean Management: vuole dare una visione concreta sulla globalizzazione e digitalizzazione delle attività di reperimento e ridistribuzione delle risorse. Punta ad insegnare le best practice pre rendere lean, ovvero snelli ed efficienti, i processi produttivi e la catena di rifornimento.
Studio sul campo
Terminate le lezioni frontali gli studenti parteciperanno alle visite presso molteplici aziende del territorio. Gli accoglierà Macula, produttore di vino, e la Fondazione Bisazza che invece opera le desing. Potranno visitare Panchic, Rossi Moda e il Museo della Calzatura per confrontarsi con il mondo della manifattura, in particolare il settore calzaturiero.
«La realizzazione del prossimo International Summer Program è per noi motivo di grande soddisfazione perché avviene in un momento e in un contesto che possono apparire poco favorevoli alle esperienze internazionali e perché consolida ed espande in modo significativo la ripresa delle nostre attività in presenza per studenti e giovani professionisti da tutto il mondo», afferma Paolo Bellamoli, direttore dei progetti internazionali di Cuoa «questa field school è inoltre per noi occasione di innovazione di contenuti e modalità di erogazione dell’offerta formativa ed è motivo di rinnovata ed accresciuta energia per tutti i docenti, le aziende e il team di lavoro dedicato al progetto.»