Innovazione: nasce il consorzio Inest, 110 milioni dal Pnrr per atenei ed enti di ricerca del Nordest
Centodieci milioni di euro al mondo universitario e dell’impresa del Nordest, finanziati dal Pnrr, il Piano nazionale di ripresa e resilienza. È il valore del “Programma di Ricerca in qualità di Ecosistema dell’Innovazione”, progetto che sarà messo in atto dal neo costituito consorzio “Ecosistema Innovazione Inest – Interconnected Nord-Est Innovation Ecosystem”.
Una rete nata oggi all’Università di Padova, costituita da 11 soci fondatori, di cui nove università e due enti: Università di Padova, Università di Verona, Università Ca’ Foscari di Venezia, IUAV di Venezia, Università di Trento, Università di Bolzano, Università di Udine, Università di Trieste, SISSA di Trieste; dal Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR) e dall’Istituto Nazionale di oceanografia e di Geofisica Sperimentale OGS. Presidente nominato il prof Franco Bonollo, docente del Dipartimento di Tecnica e gestione dei sistemi industriali dell’Università di Padova.
Il consorzio Inest – che vede nell’Università di Padova l’Ente fondatore proponente – è finalizzato ad estendere i benefici delle tecnologie digitali alle principali aree di specializzazione del Triveneto (Friuli –Venezia Giulia, Veneto e le Province autonome di Trento e Bolzano), creando così nel Nordest una rete capillare in grado di potenziare le tecnologie digitali nell’ambito dei settori industriale-manifatturiero, agricoltura, mare, montagna, edilizia, turismo, cultura, salute e cibo.
Ecosistema dell’innovazione, una struttura di hub e spoke a Nordest
Il Consorzio – di durata decennale dall’atto della sua costituzione – realizzerà il Programma di Ricerca attraverso una struttura formata da un Hub e da Spoke. L’Hub (Università di Padova) rappresenta il referente unico per l’attuazione del Programma di Ricerca dell’Ecosistema dell’Innovazione, riceve le agevolazioni concesse per la realizzazione del Programma, verifica e trasmette al MUR la rendicontazione delle attività svolte dagli Spoke, ovvero dai soggetti esecutori presso i quali sono localizzate le attrezzature e sono svolte le attività di ricerca.
«Università, enti di ricerca e il loro territorio insieme, sulla stessa lunghezza d’onda, per dare sempre più concretezza a proposte innovative – afferma Daniela Mapelli, rettrice dell’Università di Padova –. Il Consorzio che abbiamo costituito è, mi permetto di dire, un’ottima risposta ad uno dei punti di sviluppo principali previsti dal Pnrr, Piano nazionale di ripresa e resilienza. Ed è soprattutto una risposta unitaria, che vede partecipare attivamente nove università e due enti di ricerca nordestini e non solo: uno dei principali obiettivi è infatti realizzare progetti con il coinvolgimento delle aziende del territorio. Veneto, Friuli-Venezia Giulia, province autonome di Trento e Bolzano formano così un ecosistema che punta al potenziamento delle tecnologie digitali, mettendo a fattor comune peculiarità e competenze di ognuno dei partecipanti al Consorzio».
«Il consorzio che abbiamo costituito – afferma Benno Albrecht, rettore dell’Università Iuav di Venezia – rappresenta un’occasione unica e irripetibile per Iuav, che coordinerà uno Spoke dedicato al progetto sostenibile. Con iNEST, Iuav metterà a sistema le proprie competenze nell’architettura, città e design con le specialità che caratterizzano le altre università del Triveneto. L’obiettivo comune è affrontare le sfide della contemporaneità e dell’innovazione del tessuto socio-economico e produttivo del territorio».