Dalle Live Demo alla formazione 4.0: Smact taglia il traguardo del primo triennio

Dai dimostratori di tecnologie 4.0 inaugurati in tutte le regioni del Nordest al cofinanziamento di progetti di innovazione per 6,5 milioni di euro, e poi la formazione, l’attività di ricerca e un programma di partnership giunto a coinvolgere oltre 40 aziende. SMACT Competence Center taglia il traguardo dei primi tre anni di attività e punta a crescere ulteriormente per agevolare la transizione digitale delle imprese e raccogliere, mettere a sistema e diffondere nei territori le competenze 4.0.

«Sono stati tre anni di importanti traguardi raggiunti, ma il futuro si preannuncia ricco di nuove sfide» commenta il professor Fabrizio Dughiero, presidente del consiglio di gestione del Competence Center. «Attorno a SMACT le aziende sentono di far parte di un network, di poter condividere idee, progettualità e risorse per crescere insieme. Soprattutto SMACT connette tra loro gli innovatori che lavorano nell’impresa e nella ricerca, non a parole ma con strutture e pratiche che funzionano, cioè con i fatti. E i fatti, dopo i primi tre anni, ci dimostrano che la strada è quella giusta, perché oggi le imprese ci contattano per trovare un partner affidabile che le guidi nei percorsi di digitalizzazione offrendo le tecnologie più innovative, in un’ottica sistemica e non di parte».

«Dalla rete delle Live Demo, che abbiamo portato ad implementazione in tutte le regioni del Nordest, al programma di partnership, che cresce di mese in mese e vede ormai coinvolte più di 40 imprese» dichiara Matteo Faggin, direttore generale del Competence Center, «SMACT continua a creare meccanismi virtuosi di “contaminazione” tra provider di tecnologie, end user, atenei e centri di ricerca. Ma al centro della nostra azione c’è anche l’elemento fondamentale della formazione 4.0, che coinvolge sia studenti che imprese, come nel caso del Digital Transformation Training, un programma intensivo per manager e imprenditori sul tema del Digital Twin che tornerà a fine giugno nel polo universitario della fondazione Portogruaro Campus».

SMACT al traguardo del primo triennio

Mettere a sistema le competenze 4.0 a favore del tessuto imprenditoriale: con questo mandato ambizioso nasceva tre anni fa, il 17 dicembre 2018, SMACT Competence Center, su impulso del Ministero dello Sviluppo Economico, unendo tutte le Università del Triveneto, centri di ricerca, la Camera di Commercio di Padova e una squadra di 29 grandi, medie e piccole aziende sotto il segno della trasformazione digitale. Una struttura snella e reattiva, che nei suoi primi 36 mesi, pur segnati dalla pandemia, è riuscita a raggiungere importanti risultati.

SMACT fa leva su oltre 11.000 ricercatori e sulla grande ricchezza di competenze e esperienze dei partner industriali e tecnologici, che mette a disposizione delle imprese per attuare progetti di ricerca industriale e sviluppo sperimentale. Nei primi due anni di attività ha avviato e cofinanziato 30 progetti di questo tipo, per un totale di 6,5 milioni di euro, coinvolgendo 50 gruppi di ricerca, unendo così laboratori universitari e fabbriche e incrociando bisogni di innovazione e competenze dei partner.

Al centro di SMACT anche le attività di formazione, che in questi anni hanno avuto un importante impatto in termini di visibilità e di efficacia verso le imprese dei territori. In particolare SMACT ha organizzato 47 webinar e incontri pubblici, due Digital Transformation Training a Cortina d’Ampezzo e a Portogruaro per formare dirigenti e imprenditori sulle strategie per governare la trasformazione digitale (la terza edizione si terrà a Portogruaro dal 23 al 25 giugno e avrà per tema “Digital Twin: dal 4.0 al 5.0”). Oltre ai corsi a catalogo e alle Academy aziendali ha dato vita al corso ITS “Cyber Security” avviato a Padova con la Fondazione Meccatronico Veneto, seguito nel 2021 dal corso “Machine Learning e Data Scientist”, con 70 studenti. Recentemente, poi, SMACT ha ottenuto la certificazione ISO 9001:2015 per il settore EA37, un importante traguardo che permette di erogare formazione agevolata fino al 50% con credito di imposta “formazione 4.0”.

Il 2021 ha visto il lancio dello SMACT Innovation Ecosystem, il programma di affiliazione volto a potenziare, sviluppare ed incrementare il network di competenze, aziende, università, enti di ricerca ed enti istituzionali. E che favorisce l’accesso ad una rete unica focalizzata sul 4.0 e sui relativi processi di trasferimento tecnologico. Un programma che ha potuto contare sull’ingresso di aziende partner come: 221e, Alascom, AlmavivA, Azzurro Digitale, Casa Paladin, Considi, Dassault Systemes, Della Toffola, Digital4Change, Dna Phone, Electrolux Professional, Ez Lab, Generagricola, Hi-Ref, InfoCamere, Palazzetti, Polins, Sottoriva, Unicredit, xFarm.

Nel 2021 ha preso avvio anche l’Osservatorio SMACT 4.0 che riunisce i ricercatori in ambito economico, strategico e organizzativo delle università partner per lo studio e l’approfondimento dei processi di trasformazione digitale delle imprese, in collaborazione con Intesa Sanpaolo e Unicredit. Un percorso che proseguirà nei prossimi mesi con la presentazione di nuove survey condotte tra le PMI del Triveneto.

Le Live Demo

Le Live Demo SMACT sono vere e proprie «fabbriche scuola» che permettono di vedere e toccare con mano casi di utilizzo delle nuove tecnologie per la messa in pratica della digitalizzazione, in uno spazio di technology transfer innovativo dedicato a imprenditori e operatori da un lato e ricercatori e tech provider dall’altro. Progetti basati su tecnologie come Intelligenza artificiale, Internet of Things, Big Data, Cloud Computing, Digital Twin.

La prima Live Demo a diventare operativa è stata Odyssea 4.0, inaugurata a ottobre 2021 negli spazi di Wärtsilä Italia – Opificio Digitale e Lean Experience Factory a Trieste. Un’installazione diffusa, che può contare su diversi punti di accesso dislocati tra i partner regionali che includono anche Brovedani, Danieli, Electrolux, Sissa, Università di Udine e Università di Trieste e focalizzata in particolare sul Digital Twin, cioè il gemello digitale di un sistema fisico, prodotto o processo. La seconda è Fabbrica del Vino, un laboratorio sperimentale al servizio della filiera vitivinicola, realizzato con l’Università di Verona e inaugurato a novembre dello scorso anno. Si tratta di un sito di sperimentazione e dimostrazione di sistemi di raccolta ed elaborazione dati, che utilizza tecnologie 4.0 per controllare da remoto e automatizzare i processi di produzione, per analizzare in tempo reale campioni di mosto o il contenuto delle bottiglie. Terza tappa quella di Rovereto, dove è nata la Live Demo Machine to Machine, realizzata con il supporto scientifico di Università di Trento e Fondazione Bruno Kessler e inaugurata a marzo negli spazi del Polo Meccatronica di Trentino Sviluppo. Al suo interno macchine connesse digitalmente, che interagiscono senza bisogno dell’intervento umano, che raccolgono dati e li scambiano tra loro facilitando e razionalizzando così i processi aziendali.

Il 5 maggio è stato infine inaugurato il più grande dimostratore 4.0 d’Italia, dedicato alle tecnologie digitali applicate alla filiera agrifood, che si estende su una superficie di tremila metri quadrati. Si chiama “From Farm to Fork” ed è l’ultima Live Demo in ordine di tempo realizzata da SMACT con il supporto scientifico dell’Università di Padova. Uno spazio in cui è possibile testare da vicino la digitalizzazione di linee produttive applicata ad una Fabbrica Food 4.0 composta da un birrificio artigianale, un panificio e una cucina professionale per la vasocottura, ma dotato anche di una serra indoor 4.0 nella quale sperimentare tecnologie per gestire e monitorare la produzione primaria sostenibile.

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