Capitale della cultura di impresa, martedì 5 aprile a Venezia l'evento di apertura

La Cultura d’impresa come rete di relazioni, incontro di popoli e culture, apertura internazionale, dalle radici antiche nella Serenissima al respiro globale di oggi. L’esatto contrario e l’antidoto a ogni divisione, sopraffazione, nuova cortina come l’«insensata follia» alle porte dell’Europa che violenta libertà, democrazia, umanità. Ma anche chiave di volta di una nuova resilienza, dopo quella nella pandemia, per reagire al deterioramento dell’economia, reggere l’urto di shock energetico e conflitto e imprimere un radicale cambio di paradigma per la rinascita dell’Italia e dell’Europa.

È il messaggio forte con cui si apre Padova Treviso Venezia Rovigo Capitale italiana della Cultura d’Impresa 2022, il progetto unitario di area vasta vincitore dell’iniziativa di Confindustria con il patrocinio del Ministero della Cultura, e che legherà come un fil rouge un anno di eventi diffusi. Non una singola città (dopo Genova e Alba). Ma per la prima volta un’inedita configurazione di Capitale ‘diffusa’, vertice con Milano e Bologna del nuovo Triangolo industriale, in cui i protagonisti sono i luoghi, le produzioni, le persone e le comunità capaci di condividere una atmosfera industriale e i valori fondanti della cultura d’impresa. Territori imprenditivi, dai distretti e filiere del fashion, cantieristica, vino e agrifood alla manifattura digitale, che hanno forgiato un’area unica al mondo per indici economici e sociali, forte di un Pil di 86 miliardi, 32 miliardi di export nel mondo, 325mila imprese attive, disoccupazione al 5,9%, 13 milioni di visitatori. Dove il lavoro, i ‘saperi’ e il know how sono valore aggregante e generativo di sviluppo e di identità.

“TerritorImprenditivi” è l’evento ufficiale di apertura di “Padova Treviso Venezia Rovigo Capitale della Cultura d’Impresa 2022”, che si terrà martedì 5 aprile alle ore 16.00, al Teatro Stabile del Veneto “Carlo Goldoni” di Venezia (S. Marco 4650/B).

Apriranno i lavori gli interventi di Simone Venturini Assessore allo Sviluppo Economico Comune di Venezia, Massimo Zanon Presidente Camera di Commercio Venezia Rovigo, Antonio Alunni Presidente Gruppo Tecnico Cultura Confindustria, Carlo Bonomi Presidente Confindustria.

Seguiranno le conversazioni su L’humus della cultura d’impresa: educazione e famiglia con Enrico Carraro Presidente Confindustria Veneto, Tiziana Lippiello Rettrice Università Ca’ Foscari Venezia, Enrico Marchi Presidente SAVE; su La cultura come fattore strategico dell’impresa con Maria Cristina Piovesana Vice Presidente Confindustria per l’Ambiente, la Sostenibilità e la Cultura, Antonio Calabrò Presidente Museimpresa; Gli attori della cultura d’impresa con Luca Fabbri Responsabile Relazioni Industriali Gruppo Fincantieri, Francesca Nieddu Direttore Regionale Veneto Est e Friuli Venezia Giulia Intesa Sanpaolo, Gianfranco Refosco Segretario Generale Cisl Veneto.

Concluderà i lavori la conversazione TerritorImprenditivi: l’impresa della cultura con Leopoldo Destro Presidente Assindustria Venetocentro e Vincenzo Marinese Presidente Confindustria Venezia Rovigo. Conduce Dario Di Vico Giornalista Corriere della Sera.

«Il percorso di Capitale della Cultura d’Impresa – dichiarano i Presidenti Leopoldo Destro e Vincenzo Marinese – si intreccia con le emergenze in corso, dai rincari delle materie prime e dell’energia al conflitto in Ucraina. Apparentemente sembrano temi distanti, in realtà i valori che hanno reso forte e resiliente l’impresa di questi territori hanno un forte richiamo etico e simbolico che resta di riferimento anche in tempi tanto complessi, per una comunità che vive in ‘territori imprenditivi’. Nel racconto delle storie d’impresa vi sarà la rappresentazione di questi valori di libertà, assunzione del rischio, rispetto delle persone e delle leggi, responsabilità sociale, lavoro come opportunità di crescita personale, solidarietà e democrazia. È proprio su queste basi che si è sviluppato negli anni un sistema imprenditoriale e sociale, che ha creato benessere diffuso, inclusione, accoglienza, oltre alla trasformazione competitiva. È il nostro modello, a Nord Est, in Italia, in Europa e la chiave per superare questa ennesima sfida. È il messaggio che vogliamo lanciare da Venezia, città esemplare per storia e cultura del valore della libera impresa, civilmente responsabile, dell’incontro di popoli e culture, dell’apertura internazionale: le imprese come ambasciatrici di pace e di sviluppo».

Giacomo Porra

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