Superbonus, gli imprenditori: «Continuare a investire per ridurre i costi dell'energia per le famiglie»

«L’autonomia energetica derivante dallo sviluppo dei bonus, quindi dagli interventi che possiamo fare sia in edilizia che in impiantistica, può essere determinante per sganciarci da un problema che purtroppo ci accompagnerà anche nei prossimi anni, ovvero quello dell’aumento spropositato del costo dell’energia».

Lo sostiene Nicolò Capuzzo, titolare di Family, gruppo padovano specializzato in interventi legati alle detrazioni fiscali con sconti in fattura: Superbonus ma anche 65% e 50%.

Secondo un recente studio della Cgia di Mestre il Veneto è la regione ad aver registrato il ricorso più numeroso al Superbonus 110 per cento in relazione agli edifici residenziali esistenti. Con 13.933 asseverazioni, l’incidenza percentuale di queste ultime sul numero degli edifici residenziali esistenti è pari all’1,3 per cento. Dopo il Veneto ci sono Toscana ed Emilia Romagna.

Ma è necessario prorogare, o comunque rimodulare le detrazioni, per permettere di allargare la platea di possibili beneficiari e dare uno slancio sul fronte dell’autonomia energetica. Questo è l’appello lanciato da molti imprenditori che, come Capuzzo, lavorano nel comparto «perché lo sbilancio sul fronte dell’approvvigionamento energetico non può essere certamente sanato nel breve periodo».

Nel 2021 Family ha completato più di cinquanta cantieri. Per il 2022 la società ha in programma oltre 200 interventi, di cui una cinquantina già effettuati. «Lavoriamo sull’impiantistica per migliorare la classe energetica delle abitazioni dei nostri clienti, come previsto dal decreto, e i nostri cantieri – spiega Capuzzo – durano al massimo tre giorni. Il dato più importante è quello che riguarda i costi in bolletta, con una riduzione di circa l’80% del consumo di energia».

Con i costi di luce e gas alle stelle il risparmio è dunque consistente. «Se prima mediamente le famiglie pagavano mille euro all’anno, con l’aumento esponenziale dei prezzi, sono arrivate a sborsare il doppio se non addirittura in certi casi il triplo, arrivando a tremila euro annuali di bollette. Con gli interventi di efficientamento il costo medio annuale si riduce a 400- 500 euro».

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