Il caso Prosek al parlamento europeo. Coldiretti: «Lucrano sul successo del prosecco»
Un nuovo capitolo della contesa tra il Prosek croato e il Prosecco italiano si sta scrivendo proprio in queste ore, nelle sedi istituzionali europee: dopo il ricorso presentato da parte di Coldiretti lo scorso novembre, con cui più di 1000 imprenditori veneti che si sono opposti alla richiesta da parte della Croazia di registrazione della menzione croata tradizionale Prosek pubblicata nella Gazzetta Ufficiale dell’UE, oggi Coldiretti torna a farsi sentire proprio in occasione del dibattito in sessione plenaria del Parlamento Europeo, durante la quale la Commissaria Ue all’uguaglianza Helena Dalli ha comunicato che sono state ricevute ben dodici opposizioni alla domanda di riconoscimento della menzione tradizionale Prosek: « Il prosecco – sottolinea la Coldiretti – è il vino italiano più esportato nel mondo ma anche quello più copiato con le imitazioni diffuse in tutti i continenti. Serve dunque decisione – continua la Coldiretti – per fermare un precedente pericoloso che rischia anche di indebolire la stessa Ue nei rapporti internazionali e nei negoziati per gli accordi di scambio dove occorre tutelare le denominazione Made in Italy dai falsi».
Falsi che sono davvero molteplici, e sparsi in tutto il mondo. Infatti, se il Prosek rimanda al celebre spumante veneto più per la denominazione che per l’effettiva somiglianza (quello croato è un vino dolce da dessert), Coldiretti ha già smascherato in passato altri tentativi di imitazione: la Germania ha partorito i vari Meer-secco, Kressecco, Semisecco, Consecco e Perisecco, dall’Austria arriva il Whitesecco, dall’est Europa provengono il prosecco russo e il Crisecco della Moldova, mentre in Brasile nella zona del Rio Grande diversi produttori rivendicano il diritto di continuare a usare la denominazione prosecco nell’ambito dell’accordo tra Unione Europea e Paesi del Mercosur.
«Occorre fermare il tentativo di lucrare sul successo del prosecco, che ha registrato un balzo del 31% nelle esportazioni per un valore record di circa 1,3 miliardi nel 2021» sostiene la Coldiretti. D’altronde, nel mondo quasi una bottiglia di vino italiano su sei stappate oggi all’estero è di Prosecco, diventato la star mondiale delle bollicine grazie a un incremento delle bottiglie esportate oltre confine del 40% nei primi otto mesi del 2021.