Addio a Nicola Amenduni, patron delle Acciaierie Valbruna. Aveva 103 anni

Avrebbe compiuto 104 anni il prossimo 4 aprile Nicola Amenduni. Lo storico patron delle Acciaierie Valbruna si è spento, lasciando un ricordo indelebile nella storia dell’industria veneta: pugliese di nascita, già titolare a Bari di un’impresa, la Amenduni Nicola Spa, specializzata nella produzione di macchinari per trattare olio e vino, si era trasferito in Veneto nel 1957 dopo aver sposato Mariuccia, la figlia del fondatore delle Acciaierie vicentine Ernesto Gresele.

Da quel momento in poi, la «Ferriera Valbruna», come si chiamava al tempo, non smette più di crescere: oggi il gruppo Amenduni conta 2500 dipendenti e 42 filiali sparse in tutto il mondo e conta una gamma di oltre 700 acciai diversi in produzione, qualità che la rende una delle più grosse ed importanti realtà a livello mondiale nel settore. Il gruppo è tuttora interamente gestito dalla famiglia Amenduni, nelle figure dei figli di Nicola: Michele, Ernesto, Massimo, Maurizio ed Antonella hanno sempre potuto contare sull’appoggio del padre che li ha affiancati fino alla fine in ogni decisione, nonostante la veneranda età.

Il ricordo di Laura Dalla Vecchia, presidente di Confindustria Vicenza

«Nonostante la sua straordinarietà e grandezza, Nicola Amenduni, sia come uomo d’impresa che come cittadino, ha sempre rappresentato un esempio di come essere una persona vera, con grandissima visione e ampie prospettive, ma sempre fermamente legata al territorio». È il ricordo della presidente di Confindustria Vicenza Laura Dalla Vecchia sulla scomparsa dell’imprenditore. «Una persona che ha creato tanto benessere per la propria comunità attraverso il lavoro – prosegue Dalla Vecchia –, ma che, al contempo, con la propria proverbiale discrezione, ha sempre dato un importante contributo a Vicenza anche in termini di solidarietà. Un punto di riferimento che non potremo mai dimenticare».

A Vicenza lutto cittadino

Il sindaco di Vicenza Francesco Rucco ha deciso di proclamare in sua memoria il lutto cittadino. «Nicola Amenduni rappresenta l’esempio dell’industriale d’altri tempi, brillante nella conduzione imprenditoriale e generoso con la sua comunità – lo ricorda il primo cittadino – perché ha amato come pochi Vicenza e i vicentini. Oltre a dare una concreta risposta occupazionale con l’opportunità di lavoro data a migliaia di persone, è stato anche un uomo dal grande altruismo dando vita alla fondazione Valbruna Onlus con la quale ha contribuito a varie donazioni a scuole e associazioni, e tra i fondatori della fondazione “San Bortolo” che si dedica al sostegno dell’ospedale cittadino favorendone l’ampliamento strutturale e l’ammodernamento delle dotazioni sanitarie. Si era preso cura delle famiglie vicentine espulse dalla Libia di Gheddafi aiutandole nell’accoglienza e nell’inserimento in città. È stato anche un appassionato sostenitore del Vicenza calcio facendo del marchio “Acciaierie Valbruna” uno sponsor storico ed immancabile. Tutto questo lo ha sempre fatto per la terra che lo aveva adottato, senza chiedere e pretendere nulla in cambio; è per questo che la città gli deve essere grata e riconoscente proclamando il lutto cittadino e stringendosi alla famiglia in questo momento di dolore. A tutti i familiari vanno le mie più sentite condoglianze».

Il cordoglio della Cgil

Il segretario generale della Cgil di Vicenza Giampaolo Zanni esprime il cordoglio dell’organizzazione e la vicinanza alla famiglia per la scomparsa di Nicola Amenduni, «una persona ed un imprenditore che aveva davvero a cuore il lavoro, le persone che lavorano ed il territorio».

Foto: Nicola Amenduni nel 2017 all’inaugurazione di un reparto dell’ospedale di Vicenza (Fonte)

Giacomo Porra

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