Ventilazione nelle scuole, a Marano Vicentino la prima sperimentazione in Veneto del sensore Fybra
Finestre aperte per garantire la ventilazione delle aule scolastiche: è questo uno dei pilastri del protocollo anti-Covid adottato dal Governo italiano per continuare le attività in presenza. Una necessità dettata dall’emergenza pandemica, che grazie al sensore intelligente Fybra può essere sfruttata come un’opportunità per migliorare la qualità dell’aria, tutelare la salute di studenti e insegnanti, e con la massima efficienza energetica. Per primo in Veneto, il Comune di Marano Vicentino ha scelto di fare una sperimentazione installando Fybra in due aule delle scuole medie.
Brevettato nel 2020 dall’omonima startup di Milano, questo sistema è stato adottato negli ultimi mesi in 112 istituti ed edifici scolastici italiani, con circa 1500 sensori installati, coinvolgendo quasi 30mila studenti nelle province di Ancona, Bergamo, Biella, Bologna, Bolzano, Brescia, Cuneo, Milano, Modena, Monza e Brianza, Pordenone, Sondrio e Vicenza.
Inoltre, Marano Vicentino è anche il primo impianto ad aver sperimentato l’apertura automatica delle finestre pilotata da Fybra: quando il colore del led diventa rosso – indicando la necessità di arieggiare l’ambiente -, le finestre si aprono in automatico.
«Si tratta per noi di una sperimentazione molto importante e centrata sulle esigenze del presente, legate alla pandemia, ma anche alla lotta che negli anni scorsi abbiamo portato avanti per adeguarci al problema del gas radon, che interessa il nostro territorio così come tanti altri della fascia pedemontana», commenta il Sindaco, Marco Guzzonato. «Il criterio fondamentale è lavorare sempre per la massima sicurezza e salubrità degli spazi scolastici, in collaborazione con il corpo docenti, il personale scolastico, gli alunni e le alunne».
Fybra rileva tre parametri – anidride carbonica, temperatura e umidità – e nel tempo, attraverso algoritmi predittivi e dinamici, ne “impara” l’andamento e definisce di volta in volta le soglie ideali rispettando le quali, in uno specifico ambiente, si può prevenire il deterioramento della qualità dell’aria e mantenere temperature di comfort.
Una luce led comunica in tempo reale la situazione con diverse colorazioni: il rosso indica la necessità di ventilare l’aula per disperdere microdroplets (veicoli di virus trasmessi per via aerea), CO2 e inquinanti, il viola un progressivo miglioramento della qualità dell’aria. Quando la luce diventa azzurra, significa che la qualità dell’aria è buona, ed è quindi possibile richiudere le finestre, evitando sprechi di calore e raffreddori.
«Il nostro sistema unisce facilità di installazione, costi contenuti e valore educativo: i dati rilevati dal dispositivo possono essere utili per la didattica scientifica, ambientale e per l’educazione civica», aggiunge Gaetano Lapenta, co-founder e Ceo di Fybra.