Agriturismo, un milione di presenze in meno. E la pandemia continua a farsi sentire

Con la ripresa dei contagi si segnala una situazione difficile in agriturismo dopo che il 2021 si è chiuso con quasi un milione di arrivi in meno rispetto al prima della pandemia nel 2019, soprattutto per effetto del crollo delle presenze degli stranieri ma anche degli italiani. E’ quanto emerge da un primo bilancio della Coldiretti sulla base delle indicazioni di Terranostra che evidenza la necessità di sostegni di fronte ad una situazione di sofferenza sia per l’alloggio che la ristorazione. In Veneto – spiega Diego Scaramuzza presidente regionale e anche nazionale di Terranostra Campagna Amica Coldiretti – sono quasi 1500 le aziende agrituristiche per la maggior parte situate in pianura un terzo in collina e 250 in montagna. La disponibilità è di 44,8 mila posti a tavola 13mila  posti letto.

Inoltre 673 malghe custodiscono l’architettura rurale dando forma al paesaggio come espressione dell’identità dei luoghi in una relazione di integrazione tra i sistemi produttivi locali e la conservazione della biodiversità agricola. Dall’Altopiano di Asiago fino alle Dolomiti, passando per la comunità montana della Lessinia, la Pedemontana e le Prealpi Trevigiane il presidio degli agricoltori permette di promuovere nuove forme di intrattenimento sportivo e ricreativo. Escursioni sulla neve con slitte trainate da cavalli, ciaspolate notturne, trekking e tante altre esperienze a contatto con  la natura tutto quanto messo in campo insieme alla ristorazione a kmzero e l’ospitalità in un ambiente sicuro non sono stati sufficienti a colmare i pesanti vuoti degli altri periodi dell’anno.

Per le oltre 25mila strutture agrituristiche presenti in Italia lungo tutta la Penisola che – sottolinea Scaramuzza – svolgono anche un importante ruolo di presidio ambientale del territorio e della biodiversità si è concluso infatti un anno ancora molto difficile dopo un 2020 drammatico con appena 2,2 milioni di arrivi (-41,3% rispetto al 2019), il numero più basso dal 2010. La composizione degli ospiti rispetto alla nazionalità ha visto la prevalenza degli italiani con 1,5 milioni, in calo di circa mezzo milione rispetto all’anno precedente, mentre gli stranieri sono stati poco più di 669mila, in calo di oltre 1,1 milioni rispetto al 2019. Il risultato – precisa la Coldiretti – è stato il dimezzamento del fatturato (-49%) che è sceso a 802 milioni di euro.  L’arrivo in questi giorni dei contributi previsti dal decreto del Ministero del turismo del 24 agosto 2021, a favore delle imprese turistico-ricettive, fortemente sostenuti da Coldiretti e Terranostra, per effetto della nuova crisi non basta a garantire la sostenibilità economica ed occupazionale delle strutture per le quali – conclude Scaramuzza – è necessario ora prevedere nuove misure di sostegno.

Giacomo Porra

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