Treni regionali, a gennaio scatta l'adeguamento dei prezzi con rincari del 3 percento
Con l’anno nuovo in arrivo una brutta sorpresa per chi viaggia abitualmente, per motivi di lavoro o studio, con i treni regionali: dopo il congelamento dello scorso anno, il 1 gennaio scatterà un nuovo aumento dei prezzi dei biglietti dei treni regionali in Veneto, con un rincaro previsto intorno al 3 percento.
Tale adeguamento, che viene imposto di riflesso al naturale aumento dell’inflazione su base annua, era già pronto l’anno scorso ma, con l’arrivo della pandemia, i prezzi sono stati bloccati per un anno: la giunta regionale ha infatti coperto, nel corso del 2021, la somma necessaria a far quadrare i conti del contratto di servizio tra Trenitalia e Regione Veneto, ma l’aumento era comunque nell’aria anche secondo le parti sociali.
«Non c’è niente da scandalizzarsi, sia perché l’aumento è in linea con la crescita dell’inflazione, sia perché, in questi ultimi anni, la qualità del servizio nel complesso è migliorata anche grazie all’acquisto dei nuovi interregionali Rock e Pop», ha Sandro Lollo, della direzione regionale Cisl Trasporti, ai quotidiani veneti del Gruppo GEDI.
Dal 1 gennaio il prezzo del biglietto Venezia S. Lucia-Padova (tratta più percorsa nella regione), relativo alla fascia 30-40 km, sarà di 4,60 euro (+0,15) mentre l’abbonamento annuale per la medesima tratta passa da 561,50 a 578 euro.