I vertici Amazon disertano il tavolo con la Regione e i sindacati
Al tavolo regionale convocato giovedì dall’assessora Elena Donazzan, per un confronto con la Regione del Veneto e con i sindacati in merito alla situazione aziendale, i dirigenti di Amazon non si sono presentati.
«La motivazione presentata, a giustificazione della loro assenza, è legata alla presenza delle confederazioni sindacali, avendo l’azienda sottoscritto un accordo a livello nazionale con le categorie dei trasporti e della logistica e quelle del lavoro somministrato – raccontano Tiziana Basso (Cgil Veneto), Riccardo Camporese (Cisl Veneto) e Igor Bonatesta (Uil Veneto). «Ma oltre al fatto che l’incontro vedeva anche il coinvolgimento delle categorie, accanto a quello delle confederazioni, resta centrale che la presenza sempre più massiccia della Multinazionale nel territorio regionale e l’apertura di nuove sedi in sempre più province hanno implicazioni che devono essere affrontate in un confronto con le istituzioni ragionali e locali e con chi rappresenta le lavoratrici e i lavoratori. Sono implicazioni ampie e molteplici, con importanti ricadute sul piano sociale, su quello urbanistico e della sostenibilità, come su quello dell’occupazione e della sua qualità. Peraltro, è lo stesso accordo sottoscritto da Amazon a livello nazionale a prevedere la sua declinazione a livello territoriale».
«Oggi sarebbe stata una buona occasione, una prima tappa di un possibile percorso – aggiungono le tre organizzazioni –. Non ci fermeremo nella richiesta del confronto e nella difesa dei diritti delle persone che rappresentiamo, di coloro che sono alle dirette dipendenze di Amazon come di chi opera nel mondo degli appalti e dei subappalti».
Le tre sigle sindacali ricordano ed evidenziano inoltre come questo di oggi non sia l’unico incontro ad essere stato deserto dai dirigenti dell’azienda: già prima in altra occasione Amazon non ha accolto l’invito congiunto al confronto rivoltole dalle confederazioni sindacali insieme alla Regione del Veneto.
Donazzan: «Rammarico»
«Prendo atto con rammarico – ha commentato l’assessora regionale al lavoro – della scelta dell’azienda di non valutare utile un confronto, in sede regionale, con le parti sindacali confederali del Veneto rispetto alle ampie attività di sviluppo che l’azienda sta implementando nella nostra regione nel contesto di un settore, qual è quello dell’e-commerce, in forte espansione, specialmente in territorio veneto».
«Tali dinamiche di sviluppo meritano di essere governate, comprese e condivise con i principali attori istituzionali e sociali del territorio, quali sono le organizzazioni sindacali – puntualizza Donazzan – anche e soprattutto al fine di porre rimedio alle inevitabili criticità che stanno già emergendo. Nella prassi veneta il confronto con le parti non è una condizione accessoria, bensì strutturale per affrontare al meglio ogni possibilità di sviluppo occupazionale e produttiva. Auspico che Amazon riveda la propria posizione e valuti quanto prima l’opportunità e la necessità di avviare questo confronto come da intendimento del tavolo odierno».