La nuova vita del Ponte di Rialto, a Venezia le celebrazioni per il primo restauro in 400 anni
Una targa posta sulla sommità del Ponte di Rialto ricorderà negli anni l’impegno di un privato che ha contribuito, con la collaborazione delle Istituzioni, alla conservazione e valorizzazione del patrimonio artistico e architettonico della città.
Si è svolta martedì mattina, 7 settembre, a Venezia la cerimonia per la conclusione dell’intervento di restauro del Ponte di Rialto, il celebre arco che attraversa il Canal Grande, realizzato nel 1590 da Antonio da Ponte.
Il monumento della città, uno dei simboli di Venezia, è stato oggetto di un importante lavoro di riqualificazione, il primo dalla sua costruzione, sostenuto per un totale di 5 milioni di euro dal gruppo OTB di Renzo Rosso.
I lavori, iniziati nel mese di giugno del 2015 hanno interessato sia il manufatto del XVI secolo sia l’opera architettonica dell’area realtina con la sistemazione dei sottoportici. L’intervento ha rappresentato anche la prima vera occasione di studio, in 400 anni di vita, dell’intera struttura, delle sue fasi costruttive ed evolutive.
La conclusione dell’articolato intervento è stata presentata oggi con un evento che ha visto come madrina l’attrice Cristiana Capotondi, e a cui ha preso parte anche il Maestro Andrea Bocelli che si è esibito nell’esecuzione di due brani: l’Inno d’Italia e l’aria del ‘Nessun Dorma’.
All’appuntamento sono intervenuti insieme a Renzo Rosso, il ministro del Turismo Massimo Garavaglia, il presidente della Regione Veneto Luca Zaia, il sindaco di Venezia Luigi Brugnaro, e numerose autorità cittadine, tra cui il patriarca Francesco Moraglia.
Per ringraziare il mecenate è stata svelata sulla sommità dell’arco una targa celebrativa, inserita tra i masegni.
I lavori di restauro
Il progetto elaborato per il restauro ha mirato alla massima conservazione della materia eseguendo i lavori necessari ad arrestare i fenomeni di degrado e restituire l’immagina originaria del manufatto. Il cantiere è stato il risultato di un’attenta progettazione logistica, volta a garantire la massima fruibilità del ponte, anche nel periodo di esecuzione lavori, grazie allo studio di ponteggi – ne sono stati allestiti per 5500 metri quadrati – che hanno permesso il regolare svolgimento delle attività commerciali e il transito pedonale.
La prima fase dell’intervento si è articolata da aprile 2015 a gennaio 2016 e ha riguardato le rampe Sud-Est e Nord-Ovest e l’edifico Sud-Ovest. La seconda fase è andata da febbraio 2016 a giugno 2016 coinvolgendo le rampe Nord-Est e Centrale-Ovest e l’edifico Sud-Est. La terza e ultima fase si è sviluppata dal mese di luglio a quello di dicembre 2016 e ha interessato le rampe Sud-Ovest e Centrale-Est e gli edifici Nord. Si è provveduto alla rimozione della pavimentazione e riordino dei sottoservizi presenti con ricollocazione degli elementi lapidei; al restauro balaustri e consolidamento strutturale mensole su cui poggiano; alla conservazione materica e strutturale del corpo botteghe.
L’avanzo disponibile rispetto alla spesa inizialmente pianificata – circa 300mila euro – è stato destinato poi al restauro di un’ulteriore opera architettonica dell’area realtina: sono stati realizzati i lavori sulla pavimentazione del ‘Sottoportego de Rialto’ e ‘Sottoportego dei Oresi’ con la rimozione della pavimentazione esistente in asfalto e posata la nuova in trachite per circa 350 mq.
La fine dei lavori, conclusi nell’ottobre del 2019 in anticipo rispetto al programma, ha dovuto attendere il termine delle fasi più critiche del periodo emergenziale per essere celebrata.
«Il simbolo della rinascita»
«Finalmente possiamo guardare con molta più serenità al futuro dopo un periodo complicato», ha detto il ministro Garavaglia. «Quest’anno abbiamo l’occasione di fare un bel rimbalzo, dal punto di vista economico, che però deve continuare. Partiamo proprio da qui: in questa crescita c’è anche tanto turismo, e il turismo è ovviamente Venezia con i suoi simboli, è ovviamente la regione del Veneto che in Italia è la regione leader nella qualità del turismo. Perché è proprio questo il punto: noi possiamo guadagnare tante posizioni, abbiamo i fondamentali migliori al mondo per il turismo, dobbiamo però avere il massimo della qualità».
«Il Ponte di Rialto è tornato all’antico splendore permettendo a Venezia, ai suoi cittadini e a tutti i suoi ospiti di tornare a godere della bellezza di un simbolo della Città nel mondo intero», è stato il commento del sindaco di Venezia Luigi Brugnaro. «Oggi quindi siamo qui per omaggiare una storia di impegno, maestria, affidabilità, solerzia e grande competenza di chi ha eseguito il restauro, ma anche il grande esempio di un’azienda che, in un’ottica di sussidiarietà tra pubblico e privato, ha voluto finanziare i lavori facendo un importante regalo a tutta la Città. Gli aiuti di cui la città ha bisogno sono questi: aziende private e imprenditori, che faticano costantemente per restare competitivi e che si impegnano in un rapporto di leale collaborazione con le istituzioni».
«Il Ponte di Rialto è un patrimonio che appartiene ai veneziani da secoli e che rappresenta il meglio del nostro Paese nel mondo», ha dichiarato il presidente del gruppo OTB, Renzo Rosso. «Con questo intervento abbiamo voluto condividere con la città – e non solo – una parte del successo che OTB ha raggiunto in questi anni, anche per senso di appartenenza a un territorio che continua a dare molto alle nostre aziende».
Per il presidente della regione, Luca Zaia, «il Ponte di Rialto è uno dei biglietti da visita di Venezia e del Veneto. Un’opera che solo per il suo valore iconografico, prima ancora che storico, artistico e architettonico, è di richiamo per un viaggio e per conoscere questa città unica al mondo e la nostra regione. Oggi, viene restituito ai cittadini e ai milioni di appassionati di Venezia in uno splendore originario, dopo un restauro lungo ed accurato».