Green pass, gli esercenti non dovranno controllare i documenti
Gli esercenti non saranno tenuti a controllare i documenti di chi entra in un locale per cui è richiesto il green pass – la certificazione verde che attesta l’avvenuta vaccinazione contro il Covid, la guarigione negli ultimi sei mesi, o l’esito negativo di un tampone effettuato negli ultimi due giorni. Lo ha chiarito la ministra dell’Interno Luciana Lamorgese in un’intervista rilasciata al direttore del quotidiano La Stampa, Massimo Giannini.
«È come andare al cinema, si entra mostrando il biglietto», ha detto Lamorgese. «Stessa cosa andare col green pass al ristorante. Il ristoratore non deve chiedere documenti di identità, ma solo il green pass».
Lamorgese ha aggiunto che, in ogni caso, dei controlli di qualche tipo ci saranno. «Come forze di polizia daremo supporto dove necessario dove necessario. Faremo tramite la polizia amministrativa controlli a campione a supporto dell’attività degli esercenti. Le forze di polizia hanno il compito di presidiare il territorio, per evitare problemi di ordine pubblico. La polizia amministrativa darà supporto agli esercenti, ma non può diventare la loro attività principale».
Un chiarimento verbale, finora, ma che verrà presto messo nero su bianco. «Il Viminale pubblicherà una circolare per chiarire questo punto, su cui ho visto molta confusione», ha aggiunto Lamorgese.
Confesercenti: «Un sollievo, ora togliere le sanzioni»
Ad attendere con particolare impazienza questa circolare sono le associazioni di categoria, molte delle quali si erano esposte proprio in questi ultimi giorni per chiedere che l’onere del controllo dei documenti non ricadesse sui gestori delle attività.
«I chiarimenti ufficiali della ministra Lamorgese confermano quanto abbiamo sempre sostenuto», ha comunicato Confesercenti in una nota. «Gli imprenditori dei pubblici esercizi non possono – e quindi non devono – chiedere i documenti dei clienti. Un sollievo per i gestori, che si erano trovati calati nell’improprio compito di agenti di pubblica sicurezza. Adesso si eliminino anche le sanzioni per le imprese».
«L’obbligo di Green Pass rimane una misura restrittiva non indolore per il comparto, visto l’effetto negativo che sta avendo sulle vendite in questi primi giorni, l’aver escluso dalle incombenze delle imprese il controllo dei documenti è senz’altro un passo nella giusta direzione», aggiunge Confesercenti, che insiste sull’eliminazione delle sanzioni per gli esercizi in cui venisse trovata una persona sprovvista di certificazione. «Bene anche l’aver eliminato l’onere del controllo nelle fiere e sagre che non hanno varchi presidiabili: una previsione che stava mettendo a rischio lo svolgimento stesso degli eventi, con gravi danni per le attività del commercio su aree pubbliche. Si è deciso che in caso di assenza di varchi presidiabili, verranno effettuati controlli a campione con multe ai soli clienti trovati sprovvisti di certificato vaccinale, un metodo che potrebbe essere esteso a tutti».