Padova, il turismo regge. Nessun "effetto green pass"
Segnali positivi dal mondo del turismo: il mese di luglio è andato bene, con circa il 70% delle camere occupate in modo quasi costante. E agosto sta mantenendo il trend positivo: per il prossimo fine settimana le camere occupate nella provincia di Padova raggiungeranno l’ 80%, con probabile tutto esaurito nella zona termale. Secondo il portale Booking.com, che copre 44 dei 76 alberghi di Abano, per il 14 e 15 agosto sono infatti già occupati il 90% degli alloggi disponibili.
L’Osservatorio Economico della Confesercenti del Veneto Centrale ha analizzato i dati resi disponibili dalle principali OLTA (online travel agency), da cui risulta che ad una settimana da Ferragosto sono già occupate, nella provincia di Padova, circa il 70% delle camere. M a quest’anno le prenotazioni viaggiano sul last minute , se non sul last second: la previsione, quindi, è che anche per sabato 14 e domenica 15 si arriverà (o supererà) l’80% di camere occupate , con un fatturato atteso pari a 3,5 milioni di euro.
Difficile fare un confronto con il 2020, visto che l’anno scorso molte strutture non hanno mai riaperto. E ancora appare lontano il giro turistico a cui il settore ricettivo era abituato prima della pandemia: «La vera differenza – spiega Simonetta Fincato, referente Assohotel Confesercenti – sta nel fatto che la permanenza si è molto accorciata. Prima le famiglie si fermavano da 2 a 3 notti, mentre ora Padova è diventata un crocevia. Il nostro è un albergo del centro con una clientela abbastanza definita, ma anche i colleghi che gestiscono alberghi più grandi e con clienti più diversificati mi confermano la tendenza: le persone prenotano all’ultimo momento, e si fermano per lo più per una sola notte. In altre parole gli arrivi sono buoni, ma le presenze sono ancora in forte calo. Per quanto riguarda la provenienza, abbiamo svizzeri, austriaci, belgi, francesi, olandesi, bulgari. Pochissimi i tedeschi. In controtendenza con la tradizione, poi, abbiamo anche molti italiani che evidentemente quest’anno hanno scelto il turismo di vicinato».
Nessun effetto green pass. Si aspetta quello Unesco
Il Green Pass? «Nessun effetto sulle prenotazioni » assicura Fincato. «Cancellazioni non ne abbiamo avute, solo richieste di chiarimento: molte persone hanno telefonato per avere informazioni».
Ancora presto anche per vedere gli effetti del recentissimo ingresso della Padova dell’affresco nel patrimonio mondiale Unesco. Ma la speranza è che questo grande successo dia i suoi frutti anche sul piano economico: «Quello che abbiamo appena festeggiato» ricorda Nicola Rossi, presidente della Confesercenti del Veneto Centrale «è un grande traguardo, che porterà con sé non solo molto prestigio, ma anche un indotto economico importante: si stima infatti che i turisti in arrivo possano aumentare di circa 300mila unità (la media annua è di 1,2 milioni), con una spesa complessiva attesa intorno al 90-100 milioni di euro . Si tratta chiaramente di una previsione, ma fondata: a Matera nel 2019 l’afflusso turistico è aumentato del 33% e dai 49 milioni di euro investiti nel programma culturale della Capitale Europea della Cultura, si è generato un impatto economico complessivo di 91 milioni. Padova ha davanti una grande sfida, e confidiamo di poterla vincere».