Regione, tavolo condiviso con gli operatori dello spettacolo per delineare il futuro del settore

L’Assessore regionale al lavoro Elena Donazzan, insieme ai dirigenti regionali di riferimento, ha incontrato il tenore padovano Jacopo Pesiri e la danzatrice Silvia Varotto in veste di rappresentanti delle Maestranze del mondo dello spettacolo veneto. L’incontro è stato organizzato in seguito ad una richiesta specifica dei lavoratori di questo settore, così duramente colpito dagli effetti della pandemia, per fare il punto sulle problematiche della categoria.

Oltre a raccogliere le voci dei lavoratori stessi, nell’occasione sono state ricordate le azioni che la Regione ha messo in campo a favore della categoria, anche prima di Covid, in particolare nella programmazione del fondo sociale europeo la Regione intervenne a sostegno della parte professionale e professionalizzante dei lavoratori dello spettacolo.

Lavoro, incontro Regione – operatori dello spettacolo: i dettagli

«In questo ultimo anno abbiamo erogato bonus per 6.488.000 euro a 3.244 beneficiari del mondo dello spettacolo attraverso due bonus da 1.000 euro ciascuno – spiega Elena Donazzan -. I lavoratori delle arti rappresentano un impatto economico rilevante, spesso non percepito. Non stiamo parlando di lavoro nero, ma di un lavoro sommerso non considerato per la qualità che esprime e per la professionalità e gli investimenti nel capitale umano che riguardano tutte le professioni artistiche ma anche tutte quelle di supporto dalle sarte agli allestitori di ogni genere, dai tecnici audio e video, a tutto il mondo di chi lavora nei teatri al chiuso e all’aperto. La grande famiglia del mondo dello spettacolo dal vivo in particolare per il Veneto rappresenta una ricchezza oltre che un’attrazione turistica e un’occasione di lavoro».

Nel corso dell’incontro si è parlato soprattutto delle prospettive del settore e dei lavoratori che lo compongono, oggi alle prese con una difficile ripresa delle attività. «Abbiamo garantito che nella prossima programmazione del fondo sociale europeo, come abbiamo saputo fare nelle precedenti occasioni, terremo debitamente conto delle loro necessità e della loro voce – conclude Donazzan – L’orizzonte per noi è dare opportunità di lavoro negli spettacoli dal vivo, perché questi sono i contesti, nei quali possiamo dare occasione per superare anche i danni della pandemia. Come ricordato dai rappresentanti incontrati, va sottolineato che tra i lavoratori degli spettacoli dal vivo anche il Veneto ha contato delle vittime come effetto della pandemia».

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