Tampone per chi arriva dai paesi a rischio, l'ordinanza della Regione Veneto

Frontiere sotto sorveglianza in Veneto, per limitare i contagi da COVID-19 tra chi rientra dalle vacanze estive,  e arginare la diffusione della variante Delta. Lunedì 19 il presidente Luca Zaia ha firmato un’ordinanza che richiede, a chi arriva in Veneto dopo una permanenza o un transito in alcuni paesi considerati a rischio, di effettuare un tampone molecolare o antigenico. L’ordinanza rimarrà in vigore almeno fino al 31 agosto.

«Si tratta di un’attività prudenziale che riguarda in particolar modo alcuni paesi europei per i quali l’ECDC, l’European Centre for Disease Prevention and Control, segnala delle criticità», ha detto Zaia. I paesi in questione, attualmente, sono Regno Unito, Malta, Spagna, Grecia, Slovenia, Croazia, Paesi Bassi, Belgio, Portogallo, Francia, Cipro, Lussemburgo, Romania e Bulgaria.

«Peraltro anche in Veneto abbiamo casi di positività al rientro, poi trasmessa a soggetti che finiscono in ospedale oppure in terapia intensiva», ha aggiunto il governatore. «In via di estrema cautela per la salute dei cittadini, per chi rientra da questi Paesi Europei, e che non è vaccinato, si fa obbligo di effettuare un tampone o all’arrivo in aeroporto o in uno dei centri tampone del territorio».

L’ordinanza in realtà, più che obbligare, «raccomanda fortemente» l’esecuzione del tampone a chi rientra dai paesi a rischio dopo un soggiorno o anche solo un transito nei 14 giorni precedenti. A questo scopo sono stati allestiti dei presidi sanitari appositi presso porti e aeroporti, dove chiunque, su base volontaria, potrà sottoporsi al tampone.

Chi rientra in Veneto con mezzi propri dovrà recarsi in un centro tamponi per effettuare il test entro 24 ore dall’arrivo. Sono esentati dall’obbligatorietà i possessori del green pass – e quindi anche i vaccinati – che potranno comunque effettuare il test su base volontaria.

Gli operatori sanitari dovranno invece obbligatoriamente effettuare un tampone al rientro da un qualsiasi periodo di ferie superiore ai 3 giorni lavorativi continui.

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