Oltre 500mila persone per la Biennale
Oltre 500mila visitatori al 22 novembre 2015, data di chiusura, per la 56.a Esposizione Internazionale d’Arte della Biennale di Venezia presieduta da Paolo Baratta e curata da Okwui Enwezor. La Mostra, aperta al pubblico quasi 7 mesi, si è chiusa essendo stata visitata da oltre 500mila visitatori (furono 475mila nel 2013). A questi vanno sommati i 24.065 presenti durante la vernice, dei quali 2.500 paganti attraverso la Biennale Card.
Buono l’afflusso di giovani e studenti, che hanno rappresentato il 31% dei visitatori totali. In particolare, gli studenti che hanno visitato la Mostra in gruppo rappresentano il 14% del pubblico.
GALLERIA: BIENNALE 2015 MEMORIES
Il progetto Biennale Sessions
Il progetto Biennale Sessions – dedicato alle Università, Accademie di Belle Arti, istituzioni di ricerca e formazione nel settore dell’architettura, delle arti visive e nei campi affini – ha favorito per il quinto anno consecutivo la visita della Mostra a gruppi di studenti e docenti, registrando una straordinaria partecipazione di università straniere con un incremento del +100% rispetto al 2013.
78 le università convenzionate (+100% rispetto al 2013) di cui:
- 24 italiane
- 54 straniere provenienti da 4 continenti e, in particolare, 10 tedesche, 8 britanniche, 7 statunitensi
- 3.518 studenti universitari provenienti da tutto il mondo hanno inserito la visita alla Biennale Arte 2015 all’interno del loro percorso formativo e considerato la Biennale un luogo di approfondimento e di ricerca.
Baratta: una Biennale che produce ricchezza
«Se il numero dei visitatori ha raggiunto un traguardo “significativo” (furono 196mila nel 1999) per la storia della Biennale, teniamo sempre a ribadire che questo non è che uno dei dati che utilizziamo per misurare il valore e l’efficacia del nostro lavoro. Per farlo più compiutamente, infatti, dovremmo rendicontare non solo il numero dei giornalisti, dei critici, dei giovani delle scuole, dei visitatori qualificati nel campo dell’arte, ma anche l’intensità della loro visita, lo scambio di conoscenze e l’arricchimento che le opere di tanti artisti, raccolte e composte dal curatore, hanno indotto in quanti sono venuti in tutti questi mesi. Così si misura la ricchezza prodotta dalla Biennale.»
«Lo straordinario impegno profuso nei padiglioni dei paesi partecipanti, nonché nei numerosi eventi collaterali, che hanno contribuito a diffondere il fenomeno della Biennale in tutta la città, è meritevole del massimo apprezzamento. Così come lo è l’impegno e l’alta professionalità di tanti, davvero tanti, che all’interno della Biennale e intorno ad essa, insieme a Okwui Enwezor e ai suoi collaboratori, hanno contribuito alla “grande impresa”».