Padova, nasce «Fondazione Imprendi»: la scuola per gli imprenditori del domani

Creare uno spazio adatto alla formazione degli imprenditori del domani, con questo obiettivo nasce a Padova «Fondazione Imprendi-Scuola di Imprenditorialità». Alcuni ricercatori, docenti e imprenditori di livello internazionale in settori ad alta intensità tecnologica ­- Moreno Muffatto (ordinario presso il Dipartimento di Ingegneria Industriale dell’Università di Padova), Roberto Siagri (imprenditore, fisico, fondatore di Eurotech), Arduino Salatin  (presidente dell’ISRE e da oltre 25 anni nel campo della formazione professionale e aziendale) e Gianpietro Zonta (fondatore e presidente di D’Orica, società B-corp) hanno, infatti, deciso di mettersi in gioco per contribuire a creare la materia prima affinché vi sia economa e sviluppo: gli imprenditori del domani.

Ente no-profit, sin dall’avvio della sua attività agisce in quattro aree: ricerca, formazione, networking e con riconoscimenti del merito. L’idea di fondo di Imprendi è quella di aumentare le opportunità per le persone, a partire dai giovani che hanno talento e voglia di fare, di realizzare le proprie aspirazioni e di investire nella propria crescita professionale. Tali opportunità, però, hanno bisogno di un ambiente favorevole per nascere e crescere.

«Fondazione Imprendi»: gli obiettivi

Dal punto di vista metodologico, la Fondazione muove dalla volontà di riconoscere e potenziare l’identità del singolo; dal punto di vista operativo, la volontà è di agire con progetti concreti, ciascuno finalizzato ad aggiungere un tassello al cambiamento personale e sociale. I risultati dei progetti dovranno essere misurabili, per darne pubblica evidenza. Ulteriore elemento qualificante, l’idea che il rinnovamento passa per lo sviluppo di ecosistemi imprenditoriali locali che si pongono in stretta connessione con altri ecosistemi a livello globale. Ogni territorio, nessuno escluso, può quindi essere motore di futuro.

«Si tratta di un’iniziativa privata con finalità pubblica – spiega Muffatto, presidente della Fondazione. Con questa iniziativa vogliamo mettere assieme esperienza accademica, imprenditoriale e di formazione/educazione, per far crescere nei giovani una mentalità imprenditoriale. In Italia il sistema sociale e culturale non facilita lo sviluppo di nuove iniziative imprenditoriali, soprattutto di prima generazione. Per i giovani l’imprenditorialità è un’opportunità che non viene, però, sufficientemente enfatizzata.  Il sistema educativo, a tutti i livelli, ha un ruolo chiave nel processo di stimolo ai comportamenti imprenditoriali favorendo quelle doti di creatività e riconoscimento di opportunità che conducono alla generazione di potenziali nuovi imprenditori.  Non vogliamo però rimanere soli in questa avventura. Abbiamo bisogno di altri che, come noi, credono in questi valori per portarli avanti in modo concreto e fattivo. Per questo siamo aperti a chiunque abbia desiderio di condividere queste finalità».

«Stiamo vivendo una situazione sociale ed economica piuttosto complessa. La cultura dell’imprenditorialità penso si possa tradurre in un vero e proprio dovere civico. Serve offrire prospettive vere ai giovani del nostro Paese. Mi piace molto, in questo senso, unire i cosiddetti scopi che porta avanti l’’università, quindi formazione e ricerca, insieme al fare impresa. Il lavoro educativo che sta dietro è fondamentale per rintracciare occasioni e passioni, nei ragazzi che si approcciano all’istruzione accademica. Molto spesso ciò che serve è un indirizzo, l’incoraggiamento, il permettere di andare verso la propria strada» afferma invece Arduino Salatin.

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