Nuovo Dpcm in arrivo: scuole chiuse in zona rossa e nelle aree ad alto contagio
Scuola, con il nuovo dpcm si va verso la linea dura: chiusura e dad per tutte le scuole in zona rossa e nelle aeree arancioni o gialle con 250 contagi ogni 100mila abitanti. Oggi 2 marzo, se non ci saranno ulteriori rallentamenti, Mario Draghi firmerà il primo dpcm del suo mandato, con misure anti contagio in vigore fino a dopo Pasqua.
Nuovo dpcm, per la scuola passa la linea dura
Si seguirà la linea dura, con un inasprimento delle misure in zona rossa, a partire dalla chiusura di tutte le scuole, nodo che ha diviso il governo fino a ieri: questa mattina a Palazzo Chigi, dopo una riunione con il Cts, il Css, sembra che si sia optato per il massimo rigore, con la chiusura totale sia nelle zone rosse che a livello locale, se si raggiungono 250 casi ogni 100mila abitanti. Per l’ufficialità si attende solo un altro confronto con Regioni, Comuni e Province: dovrebbe essere l’ultima tappa prima della firma.
Particolarmente preoccupante è considerata l’alta contagiosità delle varianti Covid. Per questo, Draghi ha optato per la soluzione che recepisce in sostanza le indicazioni del Cts sulle scuole e porta alla chiusura anche delle elementari e delle medie, con il ritorno alla didattica a distanza, nelle aree rosse e ad alto contagio.
Il Governo è diviso sulle restrizioni
Restano da fugare i dubbi per le aree arancioni: nel Governo c’è spaccatura fra i ministri, da una chi insiste a chiudere prima negozi e centri commerciali per provare a limitare i contagi, preservando l’istruzione da ulteriori limitazioni, dall’altra chi ritiene eccessivo chiudere tutte le scuole anche in zona rossa. È questo il contesto in cui Draghi si prepara a firmare il suo primo dpcm. Dal 6 marzo al 6 aprile resterà la divisione in fasce e non ci saranno allentamenti.
Anzi, in zona rossa chiuderanno, oltre alle scuole, anche i barbieri e parrucchieri. L’impianto del provvedimento resta quello comunicato già venerdì alle Regioni e del tutto in linea con i precedenti decreti del governo Conte: chiusura serale per bar e ristoranti, stop agli spostamenti (già disposta con decreto legge), con l’eccezione della riapertura di cinema e teatri dal 27 marzo. Un successivo tavolo con le Regioni aprirà poi la discussione sui parametri da adottare nei prossimi mesi per distinguere le aree rosse, arancioni e gialle: per ora anche i criteri non cambiano.
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