Turismo, dati allarmanti nel 2020 per il Veneto: perse 40 milioni di presenze

Turismo 2020, con il Covid il Veneto ha perso 39 milioni di presenze (- 54,4%) e 12,4 milioni di arrivi (-61,1%): crollo delle presenze straniere: -68,3% più del doppio degli italiani -25,3%, tiene il turismo marittimo per gli italiani – 9,1% presenze e -5% arrivi, male le Terme (-66,1% presenze e -59,1% arrivi) e le città d’arte (-65,3% presenze e -72,1% arrivi). Alla luce di questi dati sono 1.196 le imprese artigiane del settore cessate nel 2020. Boschetto: «Bene istituzione del nuovo Ministero del Turismo. In Veneto pronti a dare il nostro contributo»

Turismo 2020, crollano i dati in Veneto: il dettaglio

Il rapporto 2020 della Regione Veneto, evidenzia un rilevante calo delle presenze: -54,4% rispetto al 2019 che equivale ad una perdita di 38,8 milioni di presenze (-12milioni 334mila arrivi). Emerge un calo più contenuto delle presenze turistiche italiane (-25,3%) rispetto a quelle straniere (circa -68,3%). Tiene il mare per gli italiani – 9,1% presenze e -5% arrivi. Per le Terme
(-66,1% presenze e -59,1% arrivi) e le Città d’arte (-65,3% presenze e -72,1% arrivi) le performances peggiori.

Si stima, quindi, che la crisi tagli oltre il 60% del valore della spesa turistica registrata nel 2019 ed il 63% del fatturato delle imprese del settore “core” della filiera turistica che, per l’artigianato veneto, significa 16mila312 imprese (al 31 dicembre 2020). Aziende che nel corso dell’anno hanno registrato un tasso di sviluppo peggiore -1,1% rispetto al totale artigianato -0,9%. Le cessazioni sono state ben 1.196. I settori più colpiti sono: le attività ricreative, culturali e intrattenimento (-20,5%; guide ed editoria (-4,1%); orafi ed argentieri (- 2,6%); abbigliamento e calzature (-1,9%) e bar caffè e pasticcerie -1,7%.

Boschetto:«Finalmente istituito il Ministero del Turismo, pronti a collaborare»

«Finalmente, dopo più di 30 anni, torna nel Governo un Dicastero dedicato esclusivamente al turismo e con un proprio portafoglio. Per il Veneto, locomotiva del turismo in Italia, con numeri che la pongono da anni saldamento al primo posto sia per arrivi che per pernottamenti, è una buona notizia in un periodo in cui ce n’era veramente bisogno. Negli ultimi
anni la filiera del turismo è stata relegata ad una competenza secondaria di altri dicasteri considerati più importanti. Ora che il comparto è in una situazione drammatica, avere di nuovo istituito questo Ministero nel Governo è per noi un segnale positivo e vogliamo cogliere l’occasione per metterci a disposizione perché si mettano da subito le basi per una vera
ripartenza non appena sarà possibile».

Lo afferma Roberto Boschetto Presidente di Confartigianato Imprese Veneto aggiungendo che «un ruolo fondamentale per il confronto Governo/Regioni sarà la ‘Veneto in Action Commission’ organismo stabile di indirizzo e coordinamento anticipato nei giorni scorsi dal Presidente Luca Zaia, e al quale ci candidiamo come componenti».

«Di fronte a questi numeri da brivido – sottolinea Boschetto – il dicastero e la commissione regionale devono lavorare per promuovere un percorso originale di sviluppo del turismo che sappia valorizzare le identità del nostro sistema di offerta, il ruolo della piccola impresa nella filiera turistica e che sia capace di rispondere alle aspettative delle persone che vanno in vacanza, nel rispetto delle compatibilità sociali e ambientali. La dimensione e le caratteristiche delle nostre imprese costituiscono un fattore identitario, un valore unico che oggi, nonostante le difficoltà, sta permettendo al sistema turistico di sopravvivere grazie alla rapidità decisionale, alla flessibilità, alla creatività e all’attaccamento al territorio in cui operano».

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