Veneto, Covid: imprese e operatori culturali potranno accedere agli aiuti regionali

Veneto, la giunta regionale ha approvato una delibera che prevede l’ampliamento dell’accesso ai fondi di rotazione, nello specifico all’intervento del cosiddetto microcredito a costo zero, anche ad aziende e operatori dei settori della cultura, dello spettacolo e di altre attività fino ad oggi escluse dai contributi per far fronte all’emergenza Covid-19.

La delibera prevede di permettere l’accesso alla concessione di finanziamenti agevolati per esigenze di liquidità delle imprese colpite dall’emergenza epidemiologica da Covid-19, in particolare ai fondi di rotazione per la concessione di finanziamenti agevolati alle PMI dei settori commercio, secondario, terziario e artigianato per una serie di attività specifiche.

Il provvedimento passa ora alla Terza Commissione consiliare alla quale spetta il parere al fine di stabilire le specifiche modalità operative di ciascun intervento di ingegneria finanziaria nell’osservanza della vigente normativa in materia di aiuti di Stato alle imprese.

Fondi regionali per gli operatori della cultura. Marcato:« Atto di responsabilità, la cultura è lavoro»

«Il teatro, la musica, lo spettacolo, i concerti non sono solo cultura, sono anche lavoro, impresa e soprattutto famiglie – spiega l’Assessore allo Sviluppo Economico Roberto Marcato. – Ed è questo il motivo per cui abbiamo deciso di dedicare risorse importanti a questi settori che sono stati di fatto massacrati, in parte completamente azzerati nelle attività dalla pandemia e dalle chiusure poste in atto dai vari decreti. È un atto di responsabilità nei confronti di uno degli elementi portanti dell’economia della nostra Regione – conclude Marcato – e uno degli elementi di forza della cultura che fa grande il Veneto».

«Il Covid-19 è piombato su di noi come uno Tsunami», ha aggiunto l’Assessore regionale alla Cultura Cristiano Corazzari. «Ci ha fatto sentire fragili – ha continuato l’Assessore Corazzari – e quasi impotenti sul piano della salute e anche sul fronte sociale ed economico. Ma questo non significa che abbiamo accettato la resa, anzi, ci siamo rimboccati le maniche per trovare soluzioni concrete che i cittadini possono toccare con mano quotidianamente. In particolare, per quanto riguarda le imprese, abbiamo ascoltato le istanze del mondo dello sport e della cultura e, in un momento in cui lo Stato ritarda a fornire risposte certe sul fronte dei ristori, la Regione Veneto ha valutato un ampliamento dei codici Ateco per l’accesso al microcredito».

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