Covid, Zaia rinnova l'ordinanza anti assembramenti (con piccole novità)

Nuova ordinanza anti covid in Veneto: è stretta sugli assembramenti. Il governatore ha presentato nella mattinata di martedì 24 novembre il provvedimento sottolineando che «non è tempo di fare baldoria, la curva dei contagi sta raggiungendo l’apice». Negozi a numero chiuso, ristoranti con buffet vietati e menù a supporto digitale, queste le principali novità.

La nuova ordinanza regionale integra le misure già previste dal Dpcm in vigore fino al 3 dicembre. Il provvedimento entra in vigore domani, 25 novembre, e durerà fino al 4 dicembre

Nuova ordinanza in Veneto, le dichiarazioni di Zaia

«È in linea con la precedente ordinanza ( vedi https://www.venetoeconomia.it/2020/11/ordinanza-zaia-2/) – ha annunciato Zaia – non siamo in grado di creare allentamenti. Dura fino al 4 dicembre, in tempo per il nuovo Dpcm. Nel frattempo, se potessimo avere un calo dei parametri, potremmo intervenire per un minimo di allentamento soprattutto per le attività che stanno soffrendo. Non aiuta – ha concluso – che sui ristori non ci sia stata data risposta”.

“Abbiamo la preoccupazione di una curva che sta raggiungendo il suo apice – ha aggiunto il governatore – non è quindi il momento di fare baldoria. Dobbiamo concentrarci col distanziamento sociale, evitare gli assembramenti, usare la mascherina, insomma evitare di andare in giro”.

Nuova ordinanza in Veneto, le misure principali

Le misure principali contenute nella nuova ordinanza sono: per i negozi, tutti gli esercizi commerciali dovranno restare chiusi la domenica, il limite agli accessi sarà valutato in base ai metri quadri disponibili: fino a 40 mq, può entrare 1 cliente alla volta; fino a 250 mq, possono entrare 1 cliente ogni 20 mq, sopra i 250 mq, 1 cliente ogni 30 mqNelle code di attesa va rispettato il distanziamento di almeno un metro, e il gestore è responsabile del controllo, anche dell’esterno, apponendo all’ingresso strumenti e apparecchi che indichino il numero massimo delle presenze consentite. Si raccomanda di riservare l’accesso agli esercizi di grande vendita alle prime due ore del mattino agli anziani.

I ristoranti e i locali, invece, dalle 15 fino alla chiusura dovranno somministrare cibo e bevande esclusivamente a clienti seduti. È vietata la consumazione di bevande e alimenti in area pubblica. I menù devono essere digitali o usa e getta cartacei. È vietata ogni forma di buffet. Va rispettata la distanza di almeno un metro e, a ogni tavolo, non possono sedersi più di quattro soggetti non conviventi. La mascherina va indossata per ogni spostamento nel locale. Il liquido disinfettante deve essere presente in entrata, sui tavoli e nei bagni. Le consegne a domicilio sono fortemente consigliate.

E’ consentita l’attività sportiva in parchi pubblici, aree verdi, rurali o periferiche nel rispetto della distanza di almeno due metri. L’attività motoria, come le passeggiate, va svolta a un metro di distanza. Non sono possibili queste attività in località turistiche e centri cittadini.

Il documento esposto da Zaia rinnova anche l’incarico di effettuare i tamponi a medici di base, e aggiunge anche i pediatri di libera scelta. In base al provvedimento, quindi, medici di base e pediatri di libera scelta possono effettuare tamponi e disporre l’isolamento domiciliare in caso di positività.

 

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