Festival del Futuro, l'edizione digitale raggiunge 870 mila visualizzazioni
Il Festival del Futuro punta sul digitale e vince: oltre 870 mila le visualizzazioni generate in tre giorni di eventi trasmessi in streaming su 16 canali web, che hanno dato voce a oltre 60 esperti nell’ambito di più di 20 tra dibattiti, keynote speech e interviste. I visitatori unici sono stati 265 mila, mentre il reach sui social ha sfiorato 1 milione di profili raggiunti. Sono i numeri della seconda edizione – la prima con un format interamente online – dell’evento promosso da Gruppo editoriale Athesis, Harvard Business Review ed Eccellenze d’impresa, intitolata «Disegnare il nuovo mondo», che si è conclusa sabato 21 novembre con l’intervento della ministra delle Politiche agricole Teresa Bellanova.
Dalle 11 di giovedì 19 novembre alle 13 di sabato 21, un flusso di contenuti ha attraversato la rete per ragionare dei Macrotrends – elaborati come ogni anno da Harvard Business Review Italia – come salute, tecnologia 5G, sostenibilità, tecnologie digitali, imprenditoria femminile, smart city, innovazione, agricoltura e vino. Temi diversi ma con un comune denominatore: essere declinati al futuro.
Festival del Futuro, i video disponibili su YouTube
Tutti gli eventi sono stati trasmessi in una diretta multipiattaforma sui siti del Festival del Futuro (festivaldelfuturo.eu), dei quotidiani L’Arena, Il Giornale di Vicenza e Bresciaoggi, delle tv TeleArena e TeleMantova, di Radio Verona, di Futura Network e dell’agenzia Ansa. Ma il racconto si è sviluppato anche sui social, con le dirette su Facebook e YouTube, le stories di Instragram, la cronaca in tempo reale su Twitter con l’hashtag #FDF20. Il patrimonio di conoscenze espresso dal festival non si è esaurito nelle dirette: i video delle sessioni rimangono online, e sono già disponibili sul canale YouTube della manifestazione.
«Giunti alla conclusione di questa Digital Edition tracciamo un bilancio molto positivo, che dimostra come gli approfondimenti di alto livello scientifico possano incontrare l’interesse di un pubblico vasto e generalista – affermano i promotori Enrico Sassoon, direttore di Harvard Business Review, Luigi Consiglio, presidente di Gea e di Eccellenze d’Impresa, e Matteo Montan, amministratore delegato del Gruppo editoriale Athesis –. Siamo riusciti a creare valore in un momento molto difficile, dando un messaggio positivo e propositivo rispetto alle sfide che attendono l’Italia e il mondo. Una sfida vinta grazie, e insieme, ai tanti sponsor, partner scientifici, patrocinatori, partner istituzionali locali e all’hosting partner Veronafiere, che hanno sempre creduto nel progetto».
Il Festival del Futuro gode infatti del patrocinio della Commissione Europea, della Regione Veneto, dei Comuni e le Camere di Commercio di Verona, di Vicenza e di Brescia. Partner istituzionali sono Confindustria Verona, Confindustria Vicenza e Confindustria Brescia, mentre Veronafiere è hosting partner dell’evento.
Numerose le aziende che hanno sostenuto il Festival del Futuro attraverso partnership: Pastificio Rana in qualità di main partner, Banco BPM e Cattolica Assicurazioni in veste di platinum partner, Calzedonia Group, UniCredit, VIVIgas Energia e Volkswagen Group Italia come gold partner. Il Festival ha avuto il sostegno dei silver partner Camozzi Group, Grownnectia-Hdemy Group, OCTO Telematics, PwC e Studio Torta, dei supporting partner Bergen, Clinica San Francesco, CUBI e Hinowa. L’agenzia Ansa, media partner, ha garantito un’ampia e costante copertura all’evento.
Di alto livello i partner scientifici: Università di Verona, Humanitas, ASviS – Alleanza italiana per lo sviluppo sostenibile, Futura Network, Commissione Europea, Istituto Italiano di Tecnologia, Politecnico di Milano, 30% Club Italy, SheTech, Università Bocconi, Luiss, Oxford Economics, Food Trend Foundation e Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, Veronafiere con Vinitaly e Wine2Wine. Il festival è patrocinato anche da InnovUp – Italian Innovation & Startup Ecosystem, la principale Associazione dell’ecosistema dell’innovazione in Italia.