Confartigianato, Agostino Bonomo si dimette da presidente di Veneto e Vicenza
Agostino Bonomo si dimette da presidente di Confartigianato Veneto e dell’organizzazione provinciale di Vicenza. Una scelta improvvisa quella di Bonomo, che mirava a scalare l’organizzazione divenendone il presidente nazionale. Ma la mancata convergenza sul suo nome lo ha spinto al passo indietro. L’imprenditore asiaghese era alla guida di Confartigianato Vicenza dal 2011, e dal giugno 2015 ne era vice presidente nazionale. Dal 2016 era alla guida dell’associazione a livello regionale.
Agostino Bonomo, dimissioni accolte
Il Consiglio Direttivo di Confartigianato Vicenza del 2 novembre ed il Comitato Direttivo di Confartigianato del Veneto del giorno successivo hanno accolto e recepito le dimissioni di Agostino Bonomo, si legge in una nota dell’associazione. l vice presidenti attiveranno ora le procedure previste che porteranno, a breve alla nomina del nuovo presidente regionale e di quello vicentino.
«Si tratta – spiega il presidente dimissionario – di una decisione personale, che ho preso in serenità ma non senza rammarico, visto l’inestimabile valore dell’esperienza di vita che ho avuto modo di maturare non solo in questi anni di presidenza, ma già prima nel mio articolato percorso nella rappresentanza associativa».
Obiettivo (fallito): la presidenza nazionale
«Non nascondo che l’obiettivo da dirigente fosse quello di guidare l’Associazione a livello nazionale, forte delle esperienze a livello provinciale e regionale – afferma Agostino Bonomo –. Ciò non tanto per ambizione personale, quanto perché resto profondamente convinto che il nostro “modello vicentino e veneto” di articolazione associativa – così fortemente radicato nel territorio, così efficace nei suoi meccanismi di assistenza alle imprese tramite la bilateralità, o nell’organizzazione delle categorie, o nell’operato dei confidi per il credito, o ancora per il tipo di formazione, per la sua innovativa capacità di “guardare avanti” – sia un modello che possa essere utilmente mutuato in altre parti del Paese».
«Era un disegno, questo mio, che aveva una premessa indispensabile – prosegue il presidente dimissionario –: la più ampia condivisione possibile a livello nazionale. Solo a quella condizione, insomma, avrei manifestato la mia disponibilità a candidarmi per la presidenza nazionale. Purtroppo, solo alcune realtà associative del Sistema avrebbero condiviso le mie progettualità sempre a favore delle imprese associate. Non trovando quindi un consenso sufficientemente ampio, ho ritenuto nel rispetto della democrazia associativa che da sempre è per me valore fondante, di lasciare ad altri tale possibilità».
«Il mio non è un addio – conclude Bonomo – ma un arrivederci, da collega a colleghi, a una delle tante iniziative che Confartigianato sicuramente saprà mettere in campo, come ha sempre saputo fare, per il progresso dei suoi associati».